È la mastoplastica additiva il più richiesto degli interventi di chirurgia estetica

Le donne amano avere un bel seno. Lo dicono i numeri che ruotano attorno alla mastoplastica, uno degli interventi di chirurgia estetica più richiesti. Per avere una misura tangibile dell’apprezzamento riscosso dall’operazione, basta digitare su un motore di ricerca termini come “mastoplastica additiva Padova” e raggiungere centinaia di risultati. È un’operazione associata all’idea di fascino femminile e probabilmente proprio per questo così gettonata.

Vi ricorrerebbero, in Italia, dalle 45 alle 50mila donne ogni anno (secondo i dati di una rilevazione relativa al 2018), una tendenza in ascesa. Se estendiamo l’analisi all’intero scenario mondiale, la mastoplastica additiva rappresenterebbe il primo degli interventi, in base all’analisi di Sicpre, seguita da rinoplastica, liposuzione, cure anticellulite e blefaroplastica.

Ma perché le donne sono invogliate a ricorrervi? Le ragioni sono le più diverse, volendo intercettare le principali c’è la voglia di un seno più grande rispetto a uno poco sviluppato o disarmonico, e quella di un recupero estetico in seguito al processo di allattamento.

I dati del Centro di Medicina e Chirurgia Plastica Juneco di Milano confermano la crescita del settore della chirurgia estetica. Anche per i medici della clinica milanese la mastoplastica additiva rappresenta l’operazione più richiesta, corrispondente a circa il 40% degli interventi compiuti all’interno della struttura nel corso del 2018.

La metà delle operazioni chirurgiche di mastoplastica riguarda persone che hanno un’età che va da 20 a 30 anni. Il pubblico femminile è quindi molto giovane. Gli interventi sfruttano tecniche e risorse tecnologiche all’avanguardia, ciò rende particolarmente apprezzato il risultato.

Prima di avvicinarsi all’operazione, le pazienti vengono sottoposte a delle visite. Queste sono incentrate sulle caratteristiche individuali della richiedente, valutando peso, altezza, conformazione toracica e altri particolari utili in chiave chirurgica. Non può essere comunque trascurata un’analisi delle attese del cliente. Qualora l’aspettativa della paziente porti a richieste non realizzabili, il medico deve saper dire di no.

Spetta al chirurgo trovare la soluzione più adatta alla fisionomia della donna, raggiungendo l’obiettivo estetico definito in fase preliminare e fornendo consigli alla paziente, tenendo conto delle effettive opportunità tecniche. Proporre una risposta personalizzata è possibile grazie anche all’ampia varietà di protesi attualmente sul mercato.

Perché l’operazione possa dirsi davvero riuscita, la sicurezza è una delle assolute priorità di cui deve tenere conto il medico. Oltre a fattori come le condizioni di sterilità degli ambienti, è essenziale il ricorso a prodotti che rispettino i migliori riferimenti qualitativi e di sicurezza.

E proprio per garantire la massima sicurezza, le pazienti solitamente sono soggette a una fase di osservazione nel corso di tutto il mese successivo all’intervento. Durante questo periodo non può essere svolta attività fisica e vanno evitati gli sforzi.

L’evoluzione tecnica del settore consente oggi di impiantare protesi prive di una scadenza. I medici raccomandano, in ogni caso, di compiere un controllo ecografico annuale che permette di osservare sia le condizioni di salute sia lo stato della protesi.

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