CONSUNTIVO OZONO 2018 PADOVA MAGLIA NERA DEL VENETO. ANCHE PER IL PM10

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Con l’estate che, almeno dal punto di vista del calendario, va concludendosi, Legambiente fornisce il consuntivo dello smog estivo 2018.

OZONO “Il consuntivo è pessimo – dichiara Lucio Passi, responsabile politiche antismog di Legambiente Padova – Infatti tra il 21 maggio, giorno in cui sono iniziati i superamenti del limite di legge dell’ozono, e il 19 settembre a Padova sono stati registrati 70 giorni oltre limite. Più di un giorno su due abbiamo respirato aria malata e fuorilegge: infatti il limite per la protezione della salute umana è 120 microgrammi d’ozono per metro cubo d’aria da non superarsi più di 25 giorni in un anno.

I 70 superamenti del 2018 hanno oltrepassato di gran lunga il totale annuale di ognuno di precedenti 5 anni. Nel 2017 i giorni furono complessivamente 53, nel 2016 38, di nuovo 53 nel 2015, 31 nel 2014 e 41 nel 2013.

Padova risulta anche la città più inquinata tra i capoluoghi del Veneto. 70 giorni fuorilegge a “parimerito”con Verona contro i 68 di Rovigo, i 63 di Treviso, i 48 di Venezia, i 34 di Vicenza e i 7 di Belluno. (vedi tabella)

Stessa situazione se guardiamo alla provincia. La città del Santo è più inquinata di tutti comuni della provincia in cui l’ozono è monitorato:Cinto Euganeo (che rappresenta l’area dei colli) ha totalizzato 69 giorni, Monselice 66, Santa Giustina (che rappresenta l’alta padovana) 51, Este 25.

Non si dimentichi inoltre – continua Passi – che da quando sono monitorati i superamenti dell’ozono del limite per la protezione della salute umana, cioè dal 2003, a Padova sono sempre stati superati i 25 superamenti annuali. Sedici anni in cui ogni estate abbiamo respirato aria nociva: le reiterate esposizioni all’ozono aggravano tutte le patologie respiratorie, dalle bronchiti agli enfisemi. In Italia si stimano oltre 3000 morti premature a causa dell’esposizione all’ozono.”

PM10 “Ora ci aspetta la nuova ondata di Pm10 (che ha già ripreso gli sforamenti): dall’inizio del 2018 Padova ha già totalizzato 41 superamenti del limite giornaliero contro i 35 ammessi per legge in un anno: Venezia ne ha registrati 38, Treviso 32, Vicenza 28, Verona 25, Rovigo 24, Belluno 17.” (vedi tabella)

CHE FARE? “E’ noto – continua Passi – che a livello urbano la fonte principale di entrambi gli inquinanti deriva dai motori a scoppio. E allora si attuino subito i primi provvedimenti recentemente annunciati dal Pums (Piano urbano per la Mobilità sostenibile) che va nella direzione giusta. Bene l’ampliamento di orario della ZTL, che Legambiente sostiene con convinzione e che l’amministrazione deve difendere dai pochi che vorrebbero tornare indietro. Anzi la Zona a Traffico Limitato in centro andrebbe ampliata (in via Dante lo chiedono da anni) e ZTL e aree pedonalizzate andrebbero create nelle zone centrali di ogni quartiere. Il Comune ha promesso di creare le “zone 30”, aree dove la velocità non può oltrepassare i 30 chilometri orari, cosa che aumenta la sicurezza stradale e diminuisce le emissioni inquinanti: si facciano subito. Ancora, l’Amministrazione ha promesso di creare la Bicipolitana, progettata da un gruppo di associazioni tra cui Legambiente: alcuni assi ciclabili forti, già ora di grande percorrenza da parte dei ciclisti, messi in totale sicurezza. Anche qui bisogna procedere più velocemente. Ancora, c’è stato un primo potenziamento dei bus: è ritornato il diretto piazze sono state potenziate alcune linee e sono in arrivo nuovi mezzi di cui alcuni elettrici. Ma è ancora troppo poco. Va aumentata la frequenza di tutte le corse, che tutti gli studi indicano come il modo principale per recuperare utenza. Sempre il Pums punta a riorganizzare la politica della sosta, con un incremento dei costi via via che si ci si addentra in città: ma allora perché insistere a voler fare nuovi parcheggi al PP1 e alla Prandina? Di park in centro, che non fanno altro che attrarre traffico, ce ne sono fin troppi, mentre gli 11 parcheggi scambiatori previsti nei Comuni contermini sono di là dal venire.

CITTA’

OZONO 2018 – Numero di giorni di superamento dell’obiettivo a lungo termine per la protezione della salute
umana (120 μg/m3). Max 25 giorni in un anno

PM10 – Numero di giorni di superamento del limite di legge (50 μg/m3). Max 25 giorni in un anno

Padova

70

41

Verona

70

25

Rovigo

68 *

24

Treviso

63

32

Venezia

48

38

Vicenza

34

28

Belluno

7

4

Fonte Arpav – Elaborazione Legambiente

* Rovigo: dati Ozono al 10 settembre

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