Dalla serie D alla finale di Copa Sudamericana, la favola spezzata del 'Chape'

Roma, 29 nov. (AdnKronos/Dpa) – Dalla serie D alla serie A brasiliana fino alla finale della Copa Sudamericana. La favola calcistica del Chapecoense si e’ tragicamente interrotta nella notte. Il sogno di una piccola squadra di calcio diventata grande nel giro di pochi anni e’ stato stroncato dalla tragedia aerea avvenuta vicino a Medellin, dove domani la formazione brasiliana avrebbe dovuto giocare la finale d’andata della Copa Sudamericana contro l’Atletico Nacional.

Il ‘Chape’ era arrivato a questo appuntamento di prestigio dopo avere scalato le gerarchie del calcio brasiliano, una meravigliosa cavalcata iniziata nel 2009 dalla quarta divisione e culminata nel 2014 con la promozione nella massima serie. Da allora, il Chapecoense non solo si e’ sempre confermato in serie A ma ha anche migliorato ogni anno il proprio piazzamento e le sue prestazioni, fino ad arrivare a sole due partite dalla conquista del primo titolo internazionale della sua breve storia.

Il club e’ stato infatti fondato solo nel 1973 con sede nella citta’ di Chapeco’, un importante polo industriale nel sud del Brasile, nello stato di Santa Catarina, dove vivono circa 200mila persone. Fino a qualche anno fa nelle strade di Chapeco’ si vendevano solo le maglie dell’Internacional e del Gremio, i due grandi club della vicina citta’ di Porto Alegre, o di altre squadre di Santa Catarina come l’Ava? o il Figueirense. Poi la ‘febbre Chapecoense’ ha contagiato tutti e oggi a Chapeco’ dominano i colori bianco e verde del club.

La rosa della squadra e’ composta da soli giocatori brasiliani a eccezione dell’argentino Hernan Martinuccio. Il tecnico Caio Junior e’ arrivato al Chapecoense dopo un lungo peregrinare che lo ha portato anche negli Emirati Arabi alla guida dell’Al-Jazira.

Ed e’ anche grazie alle sue doti da motivatore che l’emergente squadra brasiliana e’ arrivata fino alla finale della Copa Sudamericana dopo avere eliminato squadre sulla carta piu’ quotate come Independiente, Junior de Barranquilla e San Lorenzo. Ora il Chapecoense si apprestava a sfidare l’Atletico Nacional, campione della Libertadores. La sfida di ritorno, dopo quella che si sarebbe dovuta disputare domani a Medellin, era stata programmata il 7 dicembre a Curitiba.

L’Arena Conda’, lo stadio che di solito ospita le partite del club, non aveva infatti una capienza sufficiente per ospitare il grande numero di spettatori previsti per questa partita. Il ‘Chape’ si apprestava a diventare la prima squadra di Santa Catarina in grado di raggiungere una finale internazionale: una favola, purtroppo, senza lieto fine.

(Adnkronos)