Premio Cannavo' a Tamberi, atleta esempio contro il doping

Milano, 11 ott. (AdnKronos) – Un tributo a una persona prima che a uno sportivo: e’ Gianmarco Tamberi, campione nel salto in alto, il vincitore del premio Cannavo’, giunto all’ottava edizione. Un riconoscimento consegnato all’atleta che sta recuperando dopo l’infortunio che lo ha costretto a saltare le Olimpiadi di Rio e che e’ pronto a tornare in pista. E’ Franca, la moglie del direttore della Gazzetta dello Sport scomparso nel 2009, a porgergli il premio, insieme al direttore del quotidiano rosa Andrea Monti, al direttore della fondazione Cannavo’, Elio Trifari e Franco Angelotti presidente di Bracco Atletica che promuove l’iniziativa.

“A una persona, piuttosto che a un atleta, con uno spirito difficile da trovare in giro -la motivazione di Trifari-. Cannavo’ diceva ‘le battaglie per il doping non ci danno una copia, ma dobbiamo farle'” e Tamberi ha sempre fatto sentire, con decisione, sulla necessita’ di combattere contro l’uso di sostanze proibite. “Tamberi e’ un esempio di educazione sportiva e spero che questo premio gli porti fortuna”, aggiunge Angelotti. Onorato del premio ricevuto l’atleta marchigiano. “E’ importante che dietro a un atleta ci sia sempre una persona con dei valori: lo sport deve insegnare, non deve distruggere”.

Un premio “piu’ per la persona che sono che per lo sportivo che ho dimostrato di essere per me ha significato molto. Ovviamente tornero’ l’anno prossimo per ricevere quello da sportivo”, ironizza Tamberi pronto ancora a combattere il doping – “sono super favorevole anche a indossare uno strumento che dica dove sono 24 ore su 24 piuttosto che gareggiate con un dopato”, dice – e a tornare a volare alto. “La riabilitazione sta procedendo molto bene, ovviamente e’ abbastanza lunga, non e’ cosi’ facile come qualcuno ha lasciato intendere pero’ sta andando molto bene, non ci sono complicazioni. Adesso ci mettiamo sotto per tornare”, conclude.

(Adnkronos)