Olimpiadi
Roma, 2 ago. – (AdnKronos) – “Non riesco a pensare, dopo tutto quello che ho fatto per dimostrare a tutti che potevo tornare a combattere, di arrivare fisicamente a Rio e non avere la possibilita’ di scendere in pista. Non posso pensare che tutto il lavoro svolto negli ultimi mesi, tutti i controlli a cui mi sono sottoposto, non siano serviti a nulla”. Lo scrive Alex Schwazer su Facebook a 4 giorni dalla sua partenza per Rio dove lunedi’ 8 agosto ci sara’ l’udienza davanti al Tas che decidera’ in merito alla sua partecipazione ai Giochi: il 12 e’ prevista la 20 km di marcia e una settimana dopo la 50 km. Il 31enne marciatore altoatesino e’ stato trovato positivo in un controllo effettuato dalla Iaaf lo scorso 1 gennaio. I legali del campione olimpico di Pechino 2008 sostengono che quell’infinitesimale quantita’ di testosterone sintetico trovata oltre tre mesi dopo nelle sue urine sia frutto di una manipolazione.
“Il 6 agosto parto per Rio. Su richiesta della Iaaf l’8 agosto avro’ un’udienza davanti al Tas per ottenere in un paio di giorni il giudizio che decide definitivamente se potro’ o meno partecipare alle Olimpiadi -prosegue Schwazer-. Non so cosa pensare. La confusione di queste settimane e’ stata tanta e devo dire che e’ veramente dura mantenere un equilibrio che permetta di affrontare una Olimpiade in questa situazione. Sempre che io possa affrontarla”.
“All’udienza cercheremo di sostenere la mia innocenza verso le accuse che nelle ultime settimane mi sono state rivolte mostrando l’assoluta linearita’ di tutti i controlli ematici ed ormonali a cui mi sono sottoposto. Rinnovo i miei ringraziamenti a tutti i professionisti per la determinazione e la passione con cui hanno lavorato e stanno lavorando per me. E per il resto… aspetto”, conclude il marciatore altoatesino.
(Adnkronos)