Nadal: "Saro' ai Giochi di Rio ma non so a che livello potro' essere"

Tennis

Madrid, 29 giu. – (AdnKronos) – “Ci saro’ e questo e’ l’importante, per godere appieno di tale opportunita’, ma non so quale sara’ il mio livello di tennis, se riusciro’ ad essere competitivo”. Rafa Nadal rompe il silenzio a piu’ di un mese dall’annuncio choc del suo ritiro dal Roland Garros per un infortunio al polso che lo ha messo fuori causa anche per Wimbledon.

Il 30enne spagnolo torna a parlare per confermare che sara’ ai Giochi di Rio 2016, dove sara’ il portabandiera del suo Paese. “Il polso sta meglio, e’ stato un infortunio inopportuno e sfortunato perche’ le cose andavano bene e mi stavo divertendo, cosa che non riuscivo a fare nel 2015”, aggiunge il numero 4 del mondo che poi torna sulla grande delusione per la rinuncia ai Giochi di Londra 2012.

“La decisione di dover dire di no a Londra e’ stata la piu’ difficile della mia vita -riconosce il vincitore di 14 Slam durante il gala annuale della borsa di studio Podium Telefonica-. Quelle di Pechino 2008 furono due tra le migliori settimane della mia vita e conquistare la medaglia d’oro e’ un colpo di fortuna perche’ puo’ accadere solo ogni quattro anni. Ai Giochi provi dei sentimenti e una pressione che non si possono descrivere. Per questo fu pesantissima la delusione di non poter portare la nostra bandiera a Londra quattro anni fa senza sapere se avrei partecipato alle Olimpiadi successive”.

Salvo problemi dell’ultim’ora Nadal ai Giochi brasiliani sara’ in lizza in tre specialita’: singolo, doppio maschile e doppio misto, in coppia con Garbine Muguruza, stella emergente del circuito in rosa e vincitrice a Parigi. “Garbine e’ un punto di riferimento dello sport spagnolo. Poter competere insieme a lei in un ambito per me nuovo mi rende molto eccitato”, conclude Nadal.

Intanto da Parigi arriva la notizia che si svolgera’ il 7 luglio 2017 il processo nei confronti dell’ex ministro francese della sanita’ e dello sport, Roselyne Bachelot, denunciata per diffamazione da Nadal per aver dichiarato in televisione in marzo che lo spagnolo era stato fermo per 7 mesi tra il 2012 e il 2013 per ‘silent ban’, dopo esser risultato positivo a un controllo antidoping, e non per via di un infortunio al ginocchio.

Affermazioni non avallate da alcuna prova, che hanno portato il tennista iberico a sporgere denuncia lo scorso 25 aprile, auspicando poi in maggio la pubblicazione di tutti i test antidoping degli sportivi professionisti da parte delle autorita’ competenti.

(Adnkronos)