Mancini: “Dispiace non andare in Champions ma l’Inter e’ migliorata”

Milano, 22 apr. – (AdnKronos) – “Mi dispiace per i giocatori e per la societa’, il nostro obiettivo era quello di arrivare terzi. E’ sbagliato pero’ dire che siamo ai livelli dell’anno scorso perche’ non e’ cosi’ questa squadra e’ migliorata”. Il tecnico dell’Inter, Roberto Mancini, non nasconde la delusione per aver mancato l’obiettivo Champions ma rivendica una crescita rispetto alla passata stagione. I nerazzurri sono in corsa solo per la matematica, visto il ritardo di 7 punti dalla Roma a 4 giornate dalla fine.

“Dobbiamo aspettare la fine -aggiunge Mancini in conferenza stampa alla vigilia del match con l’Udinese-, poi vedremo da dove ripartire. Non siamo piu’ l’Inter di dieci anni fa, quella che ha vinto tutto, siamo molto giovani e stiamo costruendo. E’ normale passare dalle delusioni. L’inizio di stagione ha ingannato un po’ tutti, si pensava si potesse arrivare allo Scudetto, ma io l’ho sempre detto che sarebbe stato complicato”.

Problema principale dei nerazzurri e’ stato sicuramente lo scarso numero di gol realizzati: “Credo sia stato il problema maggiore, abbiamo segnato troppo poco e dobbiamo migliorare in questo. Non avremmo mai pensato di avere cosi’ pochi gol dai nostri attaccanti ma nel calcio ci sta. Rispetto allo scorso anno siamo migliorati in fase difensiva, dovremo fare altrettanto in fase di realizzazione. C’e’ troppa differenza con quelle squadre che sono davanti addirittura 15-20 reti”.

Mancini si prende la piena responsabilita’ per non aver centrato l’obiettivo Champions: “La colpa e’ mia, sono io il responsabile. E’ giusto cosi’. Il fatto che mi sia dato un voto basso non significa che me ne voglia andare altrimenti sarei andato da Thohir e glielo avrei detto. In ogni caso la nostra stagione e’ stata sfortunata, ad esempio il fatto di aver perso a Genova e’ stato casuale, cosi’ come lo sono state tante altre sconfitte”.

L’allenatore nerazzurro sottolinea che in vista della prossima stagione la squadra ha una base solida e basta poco per fare il salto di qualita’. “La base c’e’ ed e’ solida. Credo sia arrivato il momento di

non inserire giocatori che necessitano di tempo per integrarsi. Abbiamo bisogno di giocatori pronti, esperti e con una propria storia alle spalle”.

(Adnkronos)