Ambizioso progetto italo-giapponese per il futuro dell’energia

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L’Istituto gas ionizzati (Igi) del Cnr, il Consorzio RFX e il National institute for fusion science hanno firmato oggi a Padova un accordo di cooperazione nel campo della ricerca sulla fusione nucleare

L’accordo firmato oggi a Padova, tra l’Istituto Gas Ionizzati (Igi) del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), il Consorzio RFX di Padova e il National institute for fusion science, Naki (Giappone), fortifica una collaborazione gia in atto da diversi anni, figlia di precedenti accordi tra l’Euratom e il Giappone per la produzione di energia da fusione termonucleare, in vigore dal 1988 e tra il Cnr e Japan Society for Science Promotion.Si tradurra in un supporto congiunto ai progetti cooperazione, facilitando la mobilita dei ricercatori, la disponibilita immediata di dati su risultati scientifici piu’ recenti, lo scambio di dispositivi e strumenti di ricerca. ‘La spinta e’ verso una visione piu’ integrata dell’approccio scientifico’, spiega il Prof. Francesco Gnesotto, Presidente del Consorzio RFX e Prorettore dell’Universita di Padova, ‘in cui il mondo accademico e quello degli istituti di ricerca scientifica si affiancano, unendo gli sforzi verso l’obiettivo della fusione nucleare’. Non a caso, la cerimonia della firma dell’accordo di cooperazione si svolge presso il Rettorato dell’Universita di Padova, dove viene accolta la delegazione condotta dal prof. Akio Komori, Direttore Generale del Nifs. ‘La firma di questo accordo rappresenta un importante passo avanti verso una piu’ stretta collaborazione scientifica tra l’Italia e il Giappone’, assicura il Dr. Vanni Antoni, Direttore dell’Istituto gas ionizzati del Cnr di Padova, dove da diversi anni e’ attivo uno dei piu’ importanti esperimenti sui plasmi di fusione: la macchina RFX, una linea di ricerca che ha visto i ricercatori padovani conquistare una leadership scientifica a livello internazionale. Da alcuni anni, sempre a Padova presso il Consorzio RFX (Soci: Cnr, Enea, Infn, Universita di Padova, Acciaierie Venete Spa), si sta sviluppando una nuova linea di ricerca (il progetto PRIMA) finalizzata allo sviluppo di un sistema iniezione di neutri, ad altissima energia, che servira a riscaldare il plasma di ITER, il reattore sperimentale a fusione in corso di realizzazione in Francia. In questo settore la collaborazione Italia-Giappone e’ gia molto forte. Il Giappone contribuisce infatti, insieme all’Europa, alla fornitura delle apparecchiature scientifiche che verranno installate a breve sull’impianto per lo sviluppo del sistema di iniezione di neutri Neutral Beam Injection System, in costruzione a Padova presso l’Area di ricerca del Cnr.’Con l’insieme di queste attivita, Padova riafferma la propria centralita nella ricerca sulla fusione nucleare’ afferma il Dr. Roberto Piovan, Direttore del Consorzio RFX. ‘Il Progetto PRIMA, per la messa a punto del sistema di iniezione di neutri ad alta energia, e’ un investimento a lungo termine che dara un impulso fondamentale alla ricerca, proiettando Padova in prima linea verso il traguardo della fusione nucleare’.

Padova 20 febbraio 2015

Per ulteriori informazioni: dott.ssa Maria Teresa Orlando, Consorzio RFX, 049/82950990 endash; 349/1131155, email: [email protected]

Il Consorzio RFXE’ nato nel 1996 per integrare le attivita di ricerca sulla fusione svolte dal pre-esistente Gruppo di Padova, comprendente Universita di Padova, Cnr ed ENEA. Nel 2006 l’INFN entra nel Consorzio RFX in virtu’ delle sue competenze specifiche sugli acceleratori, richieste per lo sviluppo del sistema di iniezione di neutri

Il National institute for fusion scienceE’ un istituto inter-universitario che raggruppa le attivita di ricerca sulla fusione svolte in Giappone a livello accademico. Gestisce un grande esperimento sperimentale, LHD (Large Helical Device), il maggior esperimento in configurazione stellarator oggi esistente.

Allegati:Il prof. Gnesotto (Presidente del Consorzio RFX) e il Prof. Komori (Direttore Generale NIFS) firmano l’accordo di cooperazione (Ufficio stampa CNR)

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