ASIAGOFESTIVAL, 45° atto: Una Venezia dai mille volti. Dai Madrigali di Marietta Tintoretto alla nuova musica di Giovanni Bonato

Palazzo del Turismo Millepini di AsiagoAd Asiago si accordano gli strumenti per dare il via alla 45ma edizione di AsiagoFestival, organizzato dagli Amici della Musica di AsiagoFiorella Benetti Brazzale sotto la direzione artistica di Julius Berger. Anche quest’anno uno dei festival musicali più longevi d’Italia, senza interruzioni, ritorna a proporre la grande musica e a non tradire il fedele pubblico asiaghese, composto da turisti e residenti che riconoscono la straordinaria qualità e varietà del cartellone del festival agostano.In programma, ci sono otto appuntamenti con grandi protagonisti della musica internazionale e giovani talenti, in un agenda serratissima nei tempi (dal 6 al 17 agosto) ed eclettica nei contenuti: il filo conduttore della edizione sarà la città di Venezia, città stato e città sogno, straordinario laboratorio artistico e ineguagliabile fonte di ispirazione dei più grandi musicisti di ogni epoca e provenienza. Come vuole lo stile della direzione artistica, il leit-motiv  non vuole essere costrizione a rigorosi approfondimenti storicofilologici, quanto un tema di libera ispirazione per i musicisti, quasi un “pretesto” generatore che muova al contempo fantasia, curiosità filologica e provocazione estetica

Così, il festival inizierà con un tuffo nella musica “klezmer”, la musica della diaspora ebraica, quale tributo ideale alla comunità del Ghetto e al suo indissolubile e fecondo legame con la città lagunare, per proseguire con una produzione in esclusiva: la riproposizione in prima esecuzione moderna dei lavori di Julio Zacchino, organaro e organista attivo a Venezia nella seconda metà XVI secolo, esplorata attraverso il prisma pittorico e letterario che di Marietta Tintoretto darà la scrittrice Melania Mazzucco, voce narrante della serata. Il grande barocco veneziano sarà protagonista dei concerti d’archi  che condurranno secondo una progressione cronologica ad un suggestivo, intenso viaggio nella Venezia decadente di Wagner e Liszt.

Il duo Julius Berger e Gallardo offrirà un programma di fascino nel quale, accanto a intensi rapimenti tardo romantici, interpreteranno alcune pagine della letteratura per violoncello e pianoforte tra le più belle e impegnative di tutti i tempi. In sintonia con il tema, il compositore ospite della edizione sarà il veneto Giovanni Bonato, scledense di residenza e altopianese di antica radice, cui è stata commissionata una opera originale sulla Grande Rogazione di Asiago : “ Dar Gasang bon dar Eerde – Il canto della terra“ (in cimbro), attraverso le vibrazioni della Grande Rogazione, dedicato alla Città di Asiago, in prima esecuzione assoluta.

L’opera è ispirata alla tradizione cimbra dell’altopiano, nella musica e nei testi.  La stagione troverà in un grande concerto d’organo nel Duomo di San Matteo la sua conclusione più piena. L’organo attorno al quale l'indimenticata Fiorella Benetti Brazzale, organista, concertista e compositrice, negli anni Sessanta raccolse alcuni tra i più celebrati interpreti di fama internazionale e giovani talenti italiani e stranieri per dare vita alle prime edizioni del festival.

Dopo Fiorella Benetti Brazzale, è stato suo figlio Roberto Brazzale a raccoglierne l’impegno artistico ma anche “civile” nei confronti del festival. Avvocato impegnato in ambiti professionali del tutto diversi dalla musica, Brazzale ha seguito fin da giovanissimo un percorso di studi accademico in organo e composizione e oggi vive il suo ruolo nel mondo musicale come organizzatore “sui generis”, durante l’anno allestendo con il fraterno amico Julius Berger la struttura artistica e, in agostotrasformandosi in dinamico attacchino, autista, facchino, sposta strumenti, presentatore, fotografo, voltapagine…. occupandosi, insommadi ogni possibile incombenza volta a rendere più funzionale e funzionante la complessa “macchina del Festival”.

Avendo ben chiara l’impossibilità di conciliare musica d’arte e risultati economici, Brazzale mette a fondamento del festival il puro mecenatismo di chi contribuisce in vari modi alla meravigliosa e sempre rinascente avventura di un festival. A parte il sempre generoso  appoggio della Parrocchia di Asiago, da molti anni l’unico contributo pubblico al festival viene dal Comune di Asiago; il resto è sostenuto da aziende legate alla famiglia Brazzale e da altre imprese a ciò sensibili quali la Banca Popolare di Vicenza, la Rigoni di Asiago e la Bassan Bernardo & Figli di Thiene. Il contributo rappresentato dagli incassi delle serate a pagamento è del tutto simbolico a fronte dei costi insopprimibili di una sia pur ben amministrata stagione concertistica.

Roberto Brazzale, per la realizzazione del Festival è circondato di  un affiatatissimo staff di collaboratori, non ultimi i suoi tre figli con i quali si è giunti alla terza generazione, e proprio da quest’anno il figlio maggiore Alberto diventa responsabile organizzativo, oltre che concertista attivo

L’evento del festival asiaghese diventa così una vera festa nella quale affermati professionisti, giovani studenti e perfino uno stuolo di bambini, spesso già musicisti vivono dal di dentro la splendida emozione della grande musica. Brazzale considera la sua fatica per Asiagofestival allo stesso tempo un “dovere civico” e “un affascinante privilegio”, vissuto da ben 45 edizioni (tutte!) con la medesima passione.

Gli chiediamo cosa pensa dei tagli governativi ai fondi alle attività musicali ci risponde con una provocazione:

“In Italia non sono i fondi a mancare ma l'interesse della popolazione, sempre meno coltivata alle arti. Perchè buttare denari pubblici con Baldassarre Galuppi quando nelle scuole si insegna De André e nelle chiese si eseguono Simon & Garfunkel?

Un linguaggio ricco e “difficile” come quello musicale è incompatibile con i correnti modelli educativi ispirati a una banalizzazione della cultura che sfocia regolarmente nella sciatteria.

L’ appiattimento in basso provocato della cultura pedagogica ed estetica dominanti nel nostro paese negli ultimi quarant’anni tiene lontani i giovani dal contatto con la bellezza della musica e delle arti, che mai in passato erano state così elitarie.

E’ stata demolita una tradizione che il mondo ci invidiava senza costruire in sua vece nulla di buono. Pensiamo solo al gregoriano o al latino. La funzione dei Conservatori è stato totalmente snaturata creando il caos e un vuoto preoccupante nella preparazione musicale di base e media. Il ruolo della grande musica nella vita individuale è diventato privilegio di pochi.

Purtroppo, dopo il Concilio Vaticano, abbiamo in Italia perso anche il pilastro estetico rappresentato dalla immensa tradizione musicale della Chiesa Cattolica, oggi quasi totalmente abbandonata con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti.

Non potremmo restare inerti senza sentire di aver tradito la nostra stessa identità e l’inestimabile eredità ricevuta attraverso una “traditio” che abbiamo la responsabilità di avere interrotto dopo millenni.

Come altre iniziative simili, Asiagofestival non è soltanto una “festa” ma anche un modesto, romantico atto di resistenza a questa deriva che procede nella totale indifferenza della società.” 

 

Tutt’altro che banale è, infatti, il programma della 45ma edizione di AsiagoFestival, che inaugurerà sabato 6 agosto (ore 21,00) al Palazzo del Turismo Millepini, con il trascinante brio ritmico e coloristico della musica klezmer, sorprendente, vibrante di nostalgia,  proposta dal Rejouissance Ensemble con il clarinetto di Francesco Socal e la partecipazione di Guido Rigatti. Un autentico viaggio nella musica ebraica dalle origini ai giorni nostri intitolato “Klezmer: errando si impara”.

Sempre al Millepini (e sempre alle 21,00) domenica 7 agosto sarà proposto "Musica per Marietta – la figlia di Tintoretto, pittrice, cantante e musicista nel Cinquecento veneziano”, produzione originale di Asiagofestival da una idea coordinata da Roberto Brazzale : il Coenonium Vocale diretto da Maria Dal Bianco e accompagnato dal clavicembalo di Nicola Reniero proporrà in prima esecuzione moderna una serie di mottetti e madrigali di Giulio Zacchino, maestro di musica della figlia di Tintoretto, recuperati e trascritti dalle biblioteche Marciana  e Vaticana. La musica farà da commento al racconto della figura di Marietta tintoretto, figlia di “illecito coito” del grande pittore veneziano e sua adorata primogenita, che sarà condotto direttamente dalla scrittrice Melania Mazzucco (Premio Strega 2002), autrice di  “La lunga attesa dell’angelo” e “Jacomo Tintoretto & i suoi figli. Biografia di una famiglia veneziana”, due fondamentali opere sulla vita dei Tintoretto. La nota scrittrice e sceneggiatrice cinematografica, ha accolto con entusiasmo la proposta di Asiagofestival per una produzione originale, che sarà probabilmente replicata in altri festival e manifestazioni che già l’hanno richiesta.

Mercoledì 10 agostotorna al Millepini un ensemble che è un po’ l’emblema dello spirito di Asiago Festival ed ha sempre incontrato grande apprezzamento del pubblico: “Cello Passionato”, la formazione di violoncelli cresciuta sotto la guida musicale e carismatica di Julius Berger  e della moglie Hyun-Jung Berger, concertisti di fama internazionale che ad Asiago concertano già da qualche anno con i giovani e talentuosi Christian Bertoncello, Woo-Jin Kim, Soyeon Ahn, Anna Grendene, Alberto Brazzale e Piero Bonato. Anche loro omaggeranno la grande musica veneziana con opere di Antonio Vivaldi, nonché del compositore ospite di questa edizione, Giovanni Bonatodi Sofia Gubaidulina, indimenticabile protagonista della 40ma edizione di Asiagofestival.

La grande compositrice russa, legata ad Asiagofestival, ha incontrato l’entusiastico apprezzamento di Ermanno Olmi, il cui ultimo lungometraggio “Il villaggio di cartone”, in programma al prossimo Festival del Cinema di Venezia, avrà come colonna sonora esclusivamente musiche della stessa, la maggior parte incise da Julius Berger per Asiagofestival.

Interpreti internazionali e barocco veneziano sono in programma giovedì 11 agosto alla  Chiesa di San Rocco: apriranno la serata “I Solisti di Asiago”, un quartetto formato dai violini di Young-Gi  Kim e Hyun-Kyung Sung, dalla viola di Gee Yun Lee e dal violoncello di Woo-Jin Kim, attorno alla “Asiago Art Hall” di Seoul, presso la quale si tiene “Asiagofestival Korea”, filiazione asiatica della manifestazione altopianese. Da segnalare come “Asia-go” possa significare in lingua inglese un invito beneaugurante all’Asia ad “andare, crescere”. 
A seguire, un trio di violoncelli composto da Julius Berger, Hyun-Jung Berger e Alberto Brazzale e il clavicembalo suonato da un altro ospite straordinario e ormai “permanente” del festival asiaghese, il pianista argentino Josè Gallardo. In programma musiche di Antonio Vivaldi, Benedetto Marcello e  Baldassare Galuppi.

Josè Gallardo e “I Solisti di Asiago”saranno protagonisti anche della serata di venerdì 12 agosto al Millepini, dove proporranno musiche di Franz Liszt, Giovanni Bonato e Johannes Brahms.

Julius Berger e il suo violoncello tornano sul palco del Millepini con José Gallardo al pianoforte, anche domenica 14 agosto con un sontuoso programma che prevede musiche di  Franz Schubert, Franz Liszt, Richard Wagner, Anton Webern, Dimitri Shostakovic.

Ferragosto, come da tradizione, è dedicato al compositore ospite, che quest’anno è il vicentino Giovanni Bonato, docente di composizione al conservatorio Pollini di Padova, le cui musiche sono state pluripremiate in concorsi internazionali ed eseguite da solisti e formazioni di grande notorietà. E come “tradizione vuole” Bonato incontrerà il pubblico alle 10,30 del 15 agosto presso la Sala Consigliare del Municipio di Asiago, per parlare distesso, della sua arte e offrirsi alle domande del pubblico. Interamente dedicato alla sua musica sarà il concerto che si svolgerà alle 21 al Duomo di San Matteo, nel quale la viola di Davide Zaltron, il violoncello di Julius Berger, l’orchestra Accademia Musicale di Schio e ben tre cori (Coenobium Vocale, Ensemble La Rose, Laetetur cor) diretti da Filippo Maria Bressan eseguiranno anche la prima assoluta di “ Dar Gasang Bon dar Eerde” Attraverso le vibrazioni della Grande Rogazionededicato alla Città di Asiago”: un nuovo omaggio di AsiagoFestival e del compositore ospite al patrimonio culturale di Asiago. L’opera è un trittico ispirato dalla millenaria tradizione della Grande Rogazione asiaghese, lunga processione attorno ai confini “del mondo” che ogni anno da tempo immemorabile la comunità asiaghese compie in concomitanza con l’Ascensione per invocare buoni raccolti dalla terra e ringraziare il cielo per la fine della ultima pestilenza, accompagnando con nenie e litanie antichissime il cammino.

Bonato, compositore veneto di fama internazionale, ha scritto con particolare temozione l’opera, considerato che partecipa da sempre alla Rogazione asiaghese come fedele.

 
Altra tradizione rispettata la “conclusione organistica” del Festival, mercoledì 17 agosto (ore 21) all’organo dei Fratelli Ruffatti del Duomo di San Matteo: Hansjörg Albrecht, uno dei più straordinari talenti della sua generazioneorganista ma anche clavicembalista e direttore d’orchestra tedesco, erede di Karl Richter come direttore del “Münchener Bach Chor”, proporrà il suo “Omaggio a Venezia” attraverso musiche di Claudio Monteverdi, J.S.Bach, Nino Rota, Benedetto Marcello, Richard Wagner, Antonio Vivaldi, Maria Enrico Bossi e Wolfgang Amadeus Mozart. 

 

E la musica di AsiagoFestival non si esaurisce nel mese di agosto: il sito di Asiagofestival sia uno dei più straordinari nel mondo musicale. Su di esso è possibile, infatti, senza oneri di registrazione, ascoltare liberamente e gratuitamente in streaming tutti i concerti dal 2006 al 2010, e grazie ad una agile maschera di ricerca è possibile risalire rapidamente ad autori, esecutori, date di concerto.

 

Ingresso: biglietto unico € 10 – gratuito per i minori di 18 anni.

Novità:abbonamento per tutti i concerti a pagamento: € 40.

Ingresso libero per i concerti del 15 e 17 agosto.

Info e prevendita biglietti entro ore 18.00 del giorno del concerto presso Ufficio Turismo del Comune di Asiago (Piazza G.Carli, 56), tel. 0424/464081.

Vendita biglietti al botteghino della sala dalle ore 19.00

 

www.asiagofestival.it

 

DIRETTORE ARTISTICO: JULIUS BERGER

DIRETTORE ORGANIZZATIVO: ALBERTO BRAZZALE

 

Info per il pubblico: 0424.464081 (Ufficio Turismo Comune di Asiago)

Info per la stampa: Marina Grasso, cell. 335.8223010 – [email protected]

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