CLIC: percorsi didattici online di Improvvisazione Teatrale
Percorsi didattici di improvvisazione teatrale online dedicati a tutti, nel mese di aprile. Un modo diverso di fare improvvisazione teatrale, un’occasione per tenersi in allenamento…
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Il Ministro della Salute ha firmato due nuove ordinanze. La prima ha Titolo “Ulteriori misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 nelle Regioni Marche e Veneto e nella Provincia autonoma di Trento“. L’ ordinanza è in vigore dal 6 aprile 2021.
Un’altra ordinanza ha Titolo “Ordinanza ministeriale 2 aprile 2021 – Misure urgenti di contenimento e gestione dell’emergenza Covid-19 – Regioni Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Puglia, Toscana e Valle d’Aosta“. Questa Ordinanza conferma per ulteriori quindici giorni la permanenza in zona rossa per le Regioni Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia,Lombardia, Piemonte, Puglia, Toscana e Valle d’Aosta.
Per effetto del Decreto Legge del 1 aprile 2021, alle Regioni in zona gialla si applicano fino al 30 aprile le stesse misure della zona arancione.
Complessivamente, quindi, la ripartizione delle Regioni e Province Autonome, rispetto alle misure di contenimento, a partire dal 6 aprile 2021 è la seguente:
Area rossa: Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Puglia, Toscana, Val d’Aosta
Area arancione Regioni Marche e Veneto e nella Provincia autonoma di Trento.
Le altre Regioni seguono le misure delle zone arancioni (sono cioè in zona arancione)
LA MAPPA DELL’ITALIA DAL 6 APRILE
Per consultare le nuove ordinanze è possibile cliccare nel sito del Ministero della Salute
Altre informazioni sulla pagina del Governo italiano
79-75enni (nati dal 1942 al 1946):
Prenotazioni aperte dalle 16:00 del 7.4.2021 fino all’esaurimento dei posti disponibili.
Se all’atto di prenotazione, le compare il messaggio “Attenzione non appartieni alle categorie che attualmente possono
La Provincia deve provvedere alla nomina del proprio rappresentante nel Consiglio di Amministrazione della Fondazione Museo di Storia della Medicina e della Salute in Padova. …
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I cittadini italiani che possiedono i requisiti di legge e non sono già iscritti negli albi dei giudici popolari, possono presentare domanda per l’iscrizione all’albo entro il 31 luglio 2021.
L’iscrizione all’albo è permanente e gli aggiornamenti sono effettuati da una commissione comunale che verifica i requisiti prescritti dalla legge e predispone l’elenco dei nuovi iscritti da inoltrare al Tribunale competente per territorio. In base alla normativa vengono formati due elenchi separati, uno dei giudici popolari di Corte d’assise e l’altro dei giudici popolari di Corte d’assise d’appello.
REQUISITI
Per richiedere l’iscrizione è necessario:
– la cittadinanza italiana;
– godere dei diritti civili e politici;
– avere età compresa tra i 30 e i 65 anni;
– essere in possesso del diploma di scuola media inferiore per l’iscrizione all’albo dei giudici popolari di Corte d’assise;
– essere in possesso del diploma di scuola media superiore per l’iscrizione all’albo dei giudici popolari di Corte di assise di appello;
– buona condotta morale.
Non possono chiedere l’iscrizione all’albo di giudice popolare:
a) i magistrati e i funzionari in attività di servizio appartenenti o addetti all’ordine giudiziario;
b) gli appartenenti alle forze armate dello Stato e a qualsiasi organo di polizia (anche se non dipendenti dallo Stato) in attività di servizio;
c) i ministri di qualsiasi culto e i religiosi di ogni ordine e congregazione.
DOCUMENTAZIONE DA PRESENTARE
Per l’iscrizione è necessario presentare domanda di iscrizione compilando uno dei moduli sottoindicati, allegando copia della carta di identità. Il modulo può essere inviato con una delle sueguenti modalità:
– per posta, o recapitato a mano, all’indirizzo: Comune di Rubano Via A. Rossi nr. 11 – 35030 Rubano (PD) – sportello PuntoSi
– per fax al nr. 0498739245
– per PEC all’indirizzo rub[email protected] (abilitata a ricevere anche da caselle di posta elettronica non certificate)
OBBLIGHI E RIMBORSI
Gli iscritti all’albo dei giudici popolari hanno l’obbligo di prestare servizio quando vengono chiamati. Chi, senza giustificato motivo, non si presenta, è condannato al pagamento di una somma che va da € 2,58 a € 15,49, nonché alle spese dell’eventuale sospensione o rinvio del dibattimento. Ai giudici popolari spetta un rimborso di euro 25, 82 per ogni giorno di effettivo esercizio della funzione. Per i lavoratori autonomi o lavoratori dipendenti senza diritto alla retribuzione nei giorni in cui esercitano la loro funzione, il rimborso è di € 51,65 per le prime 50 sedute e di € 56,81 per le udienze successive.
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Con il “Decreto Sostegni” è stato previsto il “reddito di emergenza” per i nuclei familiari che al momento della domanda sono in possesso dei seguenti requisiti:
Il REM è erogato dall’INPS in tre quote, ciascuna pari a 400 euro moltiplicati sulla base dei parametri utilizzati per il Reddito di Cittadinanza (massimo 840 euro).
Inoltre il REM è riconosciuto a coloro che, tra il 1 luglio 2020 ed il 28 febbraio 2021, hanno cessato la Naspi e DisColl e con ISEE inferiore a 30.000 euro e che alla data del 23 marzo 2021, non hanno lavoro o pensione.
Il REM non viene erogato a:
Le domande vanno presentate entro il 30 aprile 2021 presso i centri CAF/CGIL/UIL/CISL.
Prorogata al 31 maggio 2021 la scadenza del concorso di video e foto sulla mobilità sostenibile lanciato dal progetto SaMBA, Sustainable Mobility Behaviours in the Alpine Region.SaMBA è un progetto di…
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