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Petrarca Rugby: Il risultato della nostra U18 Girone 3 Territoriale -FTGI Euganea Rugby VS Petrarca Rugby 84 – 0 (14-0)

Ottima prova dei nostri ragazzi del Petrarca contro i pari età del FTGI Rugby Euganei (Franchigia Territoriale Giovanile Integrata). Gli avversari si sono dimostrati modesti come squadra ma hanno profuso il loro impegno durante tutta la partita per cui va attribuito loro grande onore.

Anche i nostri ragazzi non si sono mai tirati indietro e hanno continuato a macinare gioco per tutti e due i tempi: costanti nella pressione e nell’impegno, facendo vedere giocate di buona fattura sia dagli avanti che dai trequarti; buone le mischie e le rimesse laterali dove lanci e ricezioni sono state ben eseguite. Tutto è migliorabile, ma oggi non è mancato l’impegno. quindi bravi ragazzi.

Anche le giovani leve si sono fatte notare per personalità e determinazione, ben coadiuvati dal gruppo di compagni più esperti facendo crescere il giusto spirito di squadra.

i numeri sono importanti, oggi, come dimensione: 14 mete segnate, 7 le trasformazioni per un punteggio finale di 84 a 0.

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Petrarca Rugby: Il risultato della nostra U18 Girone 1 Elite – Rugby Petrarca VS Ruggers Tarvisium 43-0 (7-0)

Girone 1 Elite – Gara 2

Petrarca Rugby VS Ruggers Tarvisium 43-0 (7-0)

Una bella giornata di rugby per il Petrarca che vede le due squadre Under 18 vincenti nella seconda di campionato e la Under 16 qualificata per il girone Elite.

Al Centro Geremia gioca la Under 18 del Girone 1 contro il Tarvisium, squadra storicamente ostica e sempre ben preparata. Nei primi minuti i nostri ragazzi faticano a imporre il loro gioco riuscendo a sbloccare il risultato solo al 13° con una meta al centro dei pali di Scagnolari prontamente trasformata da Magon. La segnatura sblocca i nostri ragazzi che si ripetono pochi minuti dopo ancora con Scagnolari, che mette palla a terra sul lato destro della linea di meta. Marcatura frutto di un’incisiva azione di Lazzarotto che, di potenza e sfiorando la meta crea la condizione per il suggello della nostra apertura. Difficile la trasformazione che non riesce.

Il Petrarca non demorde e tiene schiacciata nella sua metà campo un ordinato Tarvisium. Da questa pressione scaturisce la terza marcatura con bella corsa dell’ala Goldin. Trasformazione di Magon che porta il risultato sul 19 a 0. Si va così al riposo con soddisfazione di tutti, ma non degli allenatori che chiedono più precisione e più ampia visione di gioco. Nei primi minuti del secondo tempo il Petrarca domina senza incidere. Solo al 18° arriva la seconda meta dell’ala Goldin con una bella progressione lungo la fascia laterale. Arrivano i cambi qualche variazione nei ruoli e i nostri ragazzi, complice la stanchezza degli avversari, mettono a segno una bella sequenza di marcature pesanti: Al 26° Alagna, trasformazione di Benvenuti; al 30° Banzato, ala volante sempre al limite del fuori campo, trasformazione mancata; al 33° Zuliancon una bella trasformazione molto angolata di Benvenuti.

Squadra viva quella petrarchina, con molti giocatori interscambiabili nei ruoli, e con una buona parte che che fa un grande lavoro poco visibile ma fondamentale; una squadra che è riuscita a tenere all’angolo un avversario tenace e mai domo.

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Petrarca Rugby: Il Petrarca a valanga sulla Lazio

Di Angelo Volpe

foto Corrado Villara

La prima delle due trasferte romane (la seconda sarà a marzo contro le Fiamme Oro) si è chiusa con un trionfo petrarchino ai danni della Lazio Rugby 1927. 64-23 è un punteggio di quelli importanti, che lasciano il segno. Nove mete segnate in tutti i modi possibili, con la mischia, con i trequarti, anche di punizione (detta abitualmente “meta tecnica”). Sonante vittoria, importante affermazione per riaffermare il ruolo di protagonista in campionato. Complimenti ai ragazzi.

Ma è il caso di fare un po’ l’avvocato del diavolo, ossia il guastafeste, perché non è tutto oro quello che luccica. Cominciamo però dalle cose positive, dicendo che la mischia petrarchina ha dominato quella avversaria nelle fasi di spinta pura. In chiusa e in moule si sono visti carrettini di una potenza devastante. Tant’è che ne è scaturita anche la meta tecnica nel momento in cui gli avanti laziali sono stati schiantati a pochi metri dalla linea di meta. Eravamo nel primo tempo (31’ minuto) col risultato ancora in bilico. Da quel momento in poi la musica è cambiata ed è salito in cattedra il Petrarca. Altra nota positiva sono state le touches, con Salvetti, Saccardo e poi Targa che sembravano dei polipi i cui tentacoli arraffavano ingordamente tutti i palloni che arrivavano a tiro.

Bene anche la precisione dalla piazzola. Menniti soprattutto e Ragusi, hanno messo dentro praticamente quasi tutto.

Ma allora cosa manca a questo breve e sintetico resoconto per poter dire che è andato tutto bene? Mancano la qualità e la continuità del gioco. La velocità e la rapidità della gestione dei palloni provenienti dalle ruck, il ritmo martellante con cui affrontare la linea di difesa avversaria. Avete presente il primo tempo con Viadana? Ecco teniamo quella frazione di gioco a riferimento come obiettivo di eccellenza nella qualità del gioco. Il 64 punti segnati e le 9 mete marcate sono arrivate da un gioco segmentato e non continuo e fluido. Un patchwork di azioni potenti ed efficaci non raccordate e non armoniche tra loro. Voglio troppo? Chiedo la luna? No, non credo. La squadra è in grado di esibire un gioco di altissimo livello e lo ha dimostrato. Quindi è lecito attendersi qualcosa di più di quanto si è visto a Roma.

Il coach Cavinato, intervistato a fine partita da Enrico Daniele per il blog Boccaccio Rugby News, ha detto di aver predicato in settimana “ordine, possesso e disciplina”. Purtroppo una nota dolente è venuta dalla disciplina: troppi falli commessi dai nostri. Fallosità dei nostri che, sommata a quella degli avversari, ha contribuito a spezzettare il gioco. L’arbitro irlandese Gallagher ha diretto bene senza risparmiare nulla a nessuno, ma non gli si può certo imputare alcunché se le squadre commettono falli spesso e volentieri.

E’ sempre un azzardo parlare dei singoli giocatori, perché si rischia di essere parziali. Ma due parole vanno spese. Andiamo a parlarne in modalità random. Molto bene Simone Rossi, man of the match, una vera spina nel fianco degli avversari con penetrazioni continue, sia di agilità che di potenza. Sotto tono Bernini che da n.8 ci ha fatto vedere finora il suo repertorio di ripartenze da dietro la mischia. Sabato però è apparso appannato e poco incisivo. Cavinato lo ha quindi sostituito poco prima della fine del primo tempo (nel dopo partita si saprà che non era in condizioni fisiche ottimali). Il suo sostituto Enrico Targa ha dimostrato ancora una volta di essere una sicurezza. Affidabile al 100%. Della prima linea si è già detto. Aggiungerei il debutto ufficiale in Eccellenza di Giovanni Marchetto con la maglia n. 2. Giovanni anche a Roma si è confermato un combattente. Bacchin si è visto poco, mentre Ragusi, schierato all’apertura a causa dell’indisposizione di Nykora, non è riuscito a dare continuità e velocità al gioco, ha giocato a fasi alterne, con alcuni errori grossolani ed alcune giocate da vero funambolo. Una in particolare merita un breve cenno. Si era nel secondo tempo, con il Petrarca in attacco sulla fascia sinistra. Un’azione di ripartenza che sembrava doversi spegnere all’altezza dei 22, perché la difesa laziale si era prontamente schierata. Ragusi, invece di tentare la penetrazione o di passare ad un compagno, alza il pallone sopra la testa quel che basta per passarci sotto in corsa. Il pallone incomincia la sua discesa dietro la schiena di Ragusi e sembra destinato a perdersi miseramente, ma ecco che l’imprevedibile Simone lo colpisce di tallone inventandosi un calcetto a seguire di tacco in rovesciata, in puro stile circense. Il pubblico, che in un primo momento lo aveva mandato al caldo “là dove giacciono i brocchi” (eufemismo), si apre in un “oooooh” di meraviglia nel vedere il giochetto di tacco. L’azione prosegue, Ragusi raccoglie la palla e la trasmette a sua volta, va in raddoppio verso il centro dei pali. Raccoglie il passaggio e si catapulta in meta. Standing ovation del pubblico, sia laziale che petrarchino. Ci mancavano soltanto il rullo di tamburi, gli squilli di tromba e il fragor di piatti dell’orchestra del circo Orfei.

Si diceva poc’anzi del pubblico. Ebbene sì, anche nella lunga trasferta di Roma c’era un agguerrito gruppettino di Ombre Nere a fare il tifo per il Petrarca. Bravi.

Adesso il calendario stagionale ci propone due settimane di sosta in Eccellenza per disputare la Coppa Europa. Coppa europea sì, ma i primi due avversari sono italianissimi e per di più veneti. Si incomincia con Rovigo (Stadio Plebiscito, sabato 15 ottobre) e Mogliano (Alla Guizza, il 22). Poi riprenderà l’Eccellenza con…. ma guarda un po’: il derby con Rovigo. Insomma, un ottobre coi fiocchi (metaforici…).

Forza Petrarca!!

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Pallavolo Padova: Kioene, sconfitta a testa alta

I bianconeri passano in vantaggio contro la super-Perugia: l’ex Berger toglie le castagne dal fuoco alla Sir che s’impone 3-1. Baldovin: «benissimo i primi due set, poi ci siamo disuniti»     Sir Safety Conad Perugia – Kioene Padova 3-1 (14-25; 27-25; 25-16; 25-20)   Sir Safety Conad Perugia: Russel 17, Zaytsev 13, Berger 15, […]