Cronaca

Venezia: allarme bomba sulla linea fs per padova

Venezia, 23 feb. (AdnKronos) – Allarme bomba stamane a Spinea sulla linea ferroviaria tra Padova e Venezia. Poco dopo mezzogiorno un passante ha avvistato un oggetto sospetto lungo una canaletta adiacente quella linea. Sul posto sono subito arrivati gli agenti della Polfer, i vigili del fuoco e gli artificieri della Questura. Sull’episodio indaga anche la Digos. E’ arrivata anche la polizia scientifica. Ed e’ stato accertato che si trattava di un ordigno incendiario, una bottiglia molotov di fabbricazione artigianale, potenzialmente esplosiva.

Due le piste che stanno vagliano gli investigatori: attentato o gesto dimostrativo dei No-Tav contro la linea ad alta velocita’ tra Padova e Venezia, oppure il gesto di qualcuno che contesta le politiche di gestione delle ferrovie e il processo di riorganizzazione in corso. In ogni caso la circolazione ferroviaria non ha avuto problemi e i treni transitano regolarmente.

(Adnkronos)


Ruba chiavi a brugola al centro ingrosso cina

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La Polizia Locale non abbassa la guardia nei confronti del Centro Ingrosso Cina di Corso Stati Uniti. L’ultimo controllo, in ordine di tempo e’ stato effettuato il 20/02/2015 da personale della Polizia Locale, in abiti borghesi con il supporto di una pattuglia in divisa d’ordinanza, pronta ad intervenire in caso di bisogno. Il controllo non ha…


Sgombero nell’ex stazione autocorriere di ple boschetti

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Nei giorni scorsi anche l’edificio dell’ex stazione autocorriere di Piazzale Boschetti e’ stato oggetto di uno sgombero da parte della Squadra Emergenze Sociali della Polizia Locale. Gli agenti, coordinati da un ufficiale, accertavano che ignoti si erano introdotti nello stabile attraverso un’apertura sul muro. Dal sopralluogo effettuato si…





Ruba dei soldi dalla borsa di un’assistente sociale, fermato dalla polizia locale

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E’ accaduto nei giorni scorsi presso gli uffici di via Curzola del Settore Servizi Sociali, dove gli agenti della Squadra Investigativa della Polizia Locale sono intervenuti a seguito di una segnalazione, relativa al furto di una banconota da E. 50 da parte di un soggetto introdottosi nell’ufficio di un’assistente sociale in quel momento fuori…

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E’ accaduto nei giorni scorsi presso gli uffici di via Curzola del Settore Servizi Sociali, dove gli agenti della Squadra Investigativa della Polizia Locale sono intervenuti a seguito di una segnalazione, relativa al furto di una banconota da E. 50 da parte di un soggetto introdottosi nell’ufficio di un’assistente sociale in quel momento fuori sede per un’incombenza. Arrivati sul posto gli agenti fermavano in flagranza di reato un uomo, italiano, residente a Padova, di anni 43, che ammetteva di aver compiuto il gesto giustificandolo con dei problemi di salute che lo portavano a compiere tali azioni. Le indagini compiute nell’immediatezza accertavano che l’uomo era stato scoperto dalla stessa assistente sociale, la quale rientrata in ufficio si era accorta che qualcuno aveva toccato

(leggi tutta la notizia nel portale della Polizia Locale di Padova)


Ruba dei soldi dalla borsa di un’assistente sociale, fermato dalla polizia locale

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E’ accaduto nei giorni scorsi presso gli uffici di via Curzola del Settore Servizi Sociali, dove gli agenti della Squadra Investigativa della Polizia Locale sono intervenuti a seguito di una segnalazione, relativa al furto di una banconota da E. 50 da parte di un soggetto introdottosi nell’ufficio di un’assistente sociale in quel momento fuori…


Squeri (fi), interrogazione a orlando su spacciatore scarcerato

Padova, 10 feb. (AdnKronos) – “E’ inaccettabile che uno spacciatore arrestato per aver accoltellato due carabinieri sia rilasciato dopo 24 ore dal giudice. Episodi come questo suscitano giustamente un forte senso di frustrazione rispetto alla certezza della pena che, a quanto pare, e’ un obiettivo molto lontano “. Lo dichiara Luca Squeri, deputato di Forza Italia, a proposito del caso dello spacciatore libico arrestato giovedi’ scorso a Padova per aver accoltellato due carabinieri e scarcerato subito dopo dal giudice che gli ha imposto il divieto di dimora nel Comune.

“A questo proposito – prosegue Squeri – ho presentato un’interrogazione al Ministro della Giustizia Andrea Orlando per capire se e quali verifiche disciplinari abbia intenzione di mettere in atto per fare chiarezza rispetto all’operato del giudice in questione. Specie considerando che, a quanto si apprende dagli organi di stampa, il cittadino libico ha fatto perdere le sue tracce. Chiarire questi meccanismi e correggerli e’ una risposta che dobbiamo ai cittadini, evidentemente preoccupati da una giustizia che non funziona e non tutela la sicurezza collettiva “, conclude Squeri.

(Adnkronos)



Allerta neve

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In caso di precipitazioni nevose, l’Amministrazione comunale ha predisposto una serie di interventi diretti a ridurre i disagi relativi all’evento. Tra questi l’Amministrazione comunale provvedera’ a distribuire, a chi ne faccia specifica richiesta, gratuitamente il sale presso:- lesedi di quartiere,– lasede della Protezione Civile di via Monta’,…


Maltempo: a padova pronto il piano-neve del comune

Padova, 3 feb. (AdnKronos) – Tutto pronto per affrontare il maltempo annunciato dalle previsioni meteo che danno pioggia, a Padova, dal tardo pomeriggio di domani, mercoledi’, fino alle prime ore della mattinata di giovedi’. E’ previsto poi che la pioggia muti rapidamente in nevischio, fenomeno che dovrebbe permanere per quasi tutta la giornata.

“Monitoriamo attentamente i dati meteo e confidiamo che la situazione non peggiori e che le previsioni ora a disposizione non vengano sconvolte ” commenta l’assessore alle manutenzioni Fabrizio Boron ” Saremo pronti comunque ad intervenire tempestivamente, se le condizioni lo richiederanno. Ricordo che non serve a nulla spargere il sale mentre piove. La concomitanza della neve, subito successiva alla pioggia, rende tuttavia necessario tenere pronte le lame spargi neve, circa una quindicina di mezzi, che saranno pronte a intervenire sulle strade “.

“Abbiamo anche allertato una ventina di operatori contrattualizzati con voucher ” aggiunge Boron – pronti a intervenire per spalare la neve o a gettare sale sulle piste ciclabili, sulle piazze e su tutti quei punti nevralgici che potrebbero mettere in pericolo l’incolumita’ dei cittadini. Sacchi di sale sono comunque sempre a disposizione di chi ne avesse bisogno, sia nella sede della Protezione Civile, in via Monta’ 29, che nelle sedi dei quartieri cittadini “.

(Adnkronos)





La Torre e l’Orologio astronomico di Jacopo Dondi aprono al pubblico

La Torre e l’Orologio  astronomico di Jacopo Dondi  aprono al pubblico
La torre dell’orologio rappresenta uno dei simboli dell’epoca carrarese. Si trattava dell’antica porta di ingresso alla Reggia di Piazza Capitaniato.

Piazza capitaniato 19
Ingresso: grauito

Con il suo meccanismo offriva un punto di riferimento alla vita quotidiana cittadina e non solo nel Trecento. L’imponente torre, che si innalza tra il Palazzo dei Camerlenghi e il Palazzo del Capitanio in piazza dei Signori, fu elevata tra il 1426 e il 1430 sulle rovine della porta orientale della Reggia Carrarese. Fu infatti nel 1427 che il capitanio Bortolomeo Morosini diede inizio ai lavori di amplimaneto e adeguamento della torre, finalizzati ad accogliere il grande orologio, costruito da Giovani e Gian Pietro Dalle Caldiere. Il quadrante fu decorato da Giorgio da treviso nel 1436.

Con la sistemazione della torre si dava inizio alla posa del nuovo meccanismo tanto voluto dalla Città. Durante i festeggiamenti di S. Antonio nell’anno 1437 i padovani assistettero alla sua inaugurazione.
Nel 1532 Giovanni Maria Falconettofu incaricato della realizzazione di una monumentale facciata dell’orologio, in pietra d’Istria, aggiornata alla nuova cultura rinascimentale.

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L’orologio astrale

Info
:+39 049 8561212
[email protected]
ingresso gratuito

partenza da Piazza Capitaniato 19
mercoledì, venerdì, sabato ore 10:00, 10:30, 11:00, 11:30
max 10 persone
prenotazione gruppi: [email protected]

 

 
 

 

 

manifestazioni



Disabili e strisce blu

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Il Comune di Padova ha emanato l’Ordinanza n. 2015/76/0060 del 28/01/2015, relativa alla disciplina della sosta delle autovetture a servizio di persone disabili nelle aree di sosta a pagamento del territorio comunale. Tale Ordinanza sancisce” la deroga al pagamento della tariffa oraria per le autovetture a servizio di persone invalide parcheggiate…

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Il Comune di Padova ha emanato l’Ordinanza n. 2015/76/0060 del 28/01/2015, relativa alla disciplina della sosta delle autovetture a servizio di persone disabili nelle aree di sosta a pagamento del territorio comunale. Tale Ordinanza sancisce” la deroga al pagamento della tariffa oraria per le autovetture a servizio di persone invalide parcheggiate negli stalli delle aree a parcheggi pubblici a raso a pagamento qualora risultino gia’ occupati o indisponibili i relativi stalli a loro riservati”. La deroga e’ concessa a condizione: 1) che sia regolarmente esposto e visibile il “contrassegno di parcheggio per disabili, 2) che il titolare del contrassegno sia a bordo o risulti l’utilizzatore dell’autovettura.Le esclusioni a tale deroga (dove e’ ancora obbligatorio il pagamento del ticket) rigurda i parcheggi delimitati con sbarra automatica agli ingrassi che sono:1) P.zza Insurrezione,2) P.zza Rabin,3) P.le Boschetti

(leggi tutta la notizia nel portale della Polizia Locale di Padova)


Tra i beni sequestrati dai carabinieri un castello nel bellunese

Padova, 30 gen. (AdnKronos) – Tra i 350 immobili sequestrati dai carabinieri di Padova ad un campano, ritenuto vicino ad un clan della camorra e sospettato di riciclaggio di ingenti somme di denaro, spiccano tra gli altri: il palazzo ‘Onda’ davanti alla Citta’ della Speranza in zona industriale a Padova, meta’ del palazzo Belvedere di fronte alla Stazione di Padova, un centro direzionale in via Cile sempre a Padova, e il Castello Bortoluzzi di Ponte nelle Alpi, nel Bellunese.

I militari dell’Arma hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo d’urgenza, emesso dal Tribunale di Padova, su proposta della Direzione distrettuale antimafia di Venezia che ha portato al sequestro dell’intero patrimonio del campano, pari a 130 milioni di euro, ma che dichiarava un reddito annuo di 10 mila euro.

L’operazione ha visto impegnati circa 400 carabinieri, che hanno operato con il supporto dei comandi provinciali interessati, nelle province di Padova, Vicenza, Treviso, Belluno, Ferrara, Bologna, Siena, Roma, Napoli, Salerno, Taranto, Matera, Cosenza e Varese.

(Adnkronos)