Europe Direct Padova: novità del 7 dicembre 2022

L’UE investe 125 milioni di € nella copertura sanitaria universale
L’UE investirà altri 125 milioni di € per rafforzare i sistemi sanitari, in particolare per contribuire all’estensione della copertura sanitaria universale, nell’ambito di un programma di partenariato con l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS).

Le epidemie e le pandemie, con le loro devastanti conseguenze sociali ed economiche, dimostrano l’importanza di investire nella copertura sanitaria universale per consentire a tutti l’accesso a servizi sanitari di qualità, quando e dove ne hanno bisogno, a prescindere da eventuali difficoltà finanziarie.

Anche se la pandemia di COVID-19 ne ha arrestato il progresso, la copertura sanitaria universale è migliorata in tutti i Paesi che beneficiano del partenariato, nel quale, ad oggi, la Commissione ha già investito circa 200 milioni di €.
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Eurobarometro: forte sostegno all’Euro e al Piano nazionale di ripresa e resilienza
Secondo l’ultima indagine Eurobarometro della Commissione europea il sostegno pubblico all’Euro rimane molto forte. L’indagine rileva infatti che il 77% degli intervistati ritiene che avere l’Euro sia positivo per l’Unione nel suo insieme e il 69% ritiene che lo sia per il proprio Paese.

I risultati mostrano inoltre un elevato sostegno al dispositivo per la ripresa e la resilienza, lo strumento al centro di NextGenerationEU. Il 75% degli intervistati è favorevole all’idea di un piano di ripresa che assista tutti gli Stati membri, a condizione di realizzare investimenti e riforme verdi, digitali e sociali.

Il sondaggio mostra infine anche un forte sostegno a SURE, lo strumento da 100 miliardi di € che mira a proteggere i posti di lavoro e i redditi colpiti dalla pandemia di COVID-19.
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Conferenza sul futuro dell’Europa: i cittadini chiedono di più all’UE
Il 2 dicembre, le istituzioni UE e oltre 500 cittadini hanno discusso il seguito da dare alle proposte della Conferenza sul futuro dell’Europa.

Molti oratori hanno posto l’accento sulle riforme istituzionali necessarie per attuare le proposte della Conferenza nella loro totalità, comprese quelle sulla tassazione delle multinazionali e sulla cooperazione nella dimensione esterna degli affari UE.

Inoltre, è stata ripetutamente menzionata la prospettiva di lanciare una Convenzione per la revisione dei Trattati UE, oltre alla possibile attivazione di clausole passerella nel quadro giuridico esistente (meccanismo che permette di passare dal voto all’unanimità al voto a maggioranza qualificata) e la necessità di migliorare ulteriormente la comunicazione tra le istituzioni UE.

La maggior parte dei deputati ha ribadito la richiesta del Parlamento europeo di istituire una Convenzione per la revisione dei Trattati UE, mentre alcuni di loro hanno evidenziato che sono in corso lavori in sede di commissione parlamentare volti a finalizzare le proposte per una risoluzione legislativa in tal senso.
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Green Deal europeo: mettere fine allo spreco di imballaggi
La Commissione europea ha proposto nuove norme a livello dell’UE in materia di imballaggi per far fronte a questa crescente fonte di rifiuti. Gli imballaggi sono tra i principali prodotti ad impiegare materiali non riciclati: il 40% della plastica e il 50% della carta utilizzate nell’UE sono infatti destinati agli imballaggi.

Le nuove norme intendono mettere fine a questa tendenza. Per i consumatori, tali regole garantiranno opzioni di imballaggio riutilizzabili, elimineranno gli imballaggi superflui, limiteranno quelli eccessivi e determineranno etichette chiare a sostegno di un corretto riciclaggio.

L’obiettivo principale è ridurre i rifiuti di imballaggio pro capite per Stato membro del 15% rispetto al 2018 entro il 2040. Ciò porterebbe a una riduzione complessiva dei rifiuti nell’UE del 37% circa rispetto allo scenario che si prospetterebbe senza una modifica della normativa. Il tutto avverrà attraverso sia il riutilizzo che il riciclaggio.
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Capitale europea dei giovani 2025: la città ucraina di Lviv si aggiudica il titolo
Il Forum europeo della gioventù ha assegnato il titolo di “Capitale europea della gioventù 2025” a Lviv, la più grande città dell’Ucraina occidentale.

La città, con i suoi 750.000 abitanti, si era iscritta al concorso il 21 febbraio, solo tre giorni prima che l’esercito russo invadesse l’Ucraina e la vita quotidiana fosse sconvolta. Ora è diventata un centro umanitario per gli ucraini in fuga da altre parti del Paese e offre rifugio a circa 250.000 sfollati.

L’invasione e la nuova realtà che ha imposto a Lviv hanno spinto il Comune a rivedere la domanda e a creare un nuovo programma che si adatti alle esigenze dei giovani che vivono la guerra, oltre a un piano per un futuro pieno di speranza.
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Erasmus+ 2023: Chiamata al bando
La Commissione europea ha pubblicato l’invito a presentare proposte nell’ambito del bando Erasmus+ 2023, a seguito dell’adozione del relativo programma di lavoro annuale. Con un bilancio rafforzato pari a 4,2 miliardi di Euro per il prossimo anno, Erasmus+ intende continuare ad offrire opportunità sostenendo la mobilità transfrontaliera per esperienze educative e formative europee di alunni, studenti dell’istruzione superiore e della formazione professionale.

Il programma ha come obiettivo quello di sostenere i giovani e incoraggiarne la partecipazione alla vita democratica, contribuendo in modo significativo agli obiettivi dell’Anno europeo della Gioventù. Un ulteriore obiettivo è dare un sostegno significativo agli studenti e al personale educativo in fuga dalla guerra in Ucraina.

Le modalità di candidatura e le scadenze relative ai diversi progetti sono riportate nella guida del programma Erasmus+. Gli interessati possono avvalersi dell’aiuto delle agenzie nazionali Erasmus e dell’Agenzia esecutiva europea per l’istruzione e la cultura.
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(Padovanet – rete civica del Comune di Padova)