OZONO CONSUNTIVO FINALE. Smog, crisi climatica e shock energetico sono facce della stessa medaglia

Con la fine dell’estate, almeno dal punto di vista del calendario, Legambiente diffonde il consuntivo finale dello smog estivo 2022.

Ozono: i dati

* 77 giorni fuorilegge, ovvero oltre il limite giornaliero per la protezione della salute umana. Triplicato, anzi di più, il limite massimo annuale che per legge è di 25 giorni.

* 17 giorni in più rispetto al 2021.

* Per 19 anni consecutivi è stato superato il limite annuale.

* Il 2022 è l’anno più inquinato degli ultimi 10 (vedi tabella).

L’effetto domino della crisi climatica

 “E’ evidente  – dichiara Lucio Passi, responsabile politiche anti inquinamento di Legambiente – che la crisi climatica sta creando un effetto domino. Eventi meteorologici estremi, devastanti e sempre più frequenti, la siccità di quest’anno.  E ancora: l’altissimo numero di giorni inquinati dall’ozono dovuto all’estate torrida e all’assenza di pioggia in luglio e agosto: infatti l’ozono si forma quando alcuni inquinanti prodotti principalmente dai processi di combustione.,come quello degli automezzi, reagiscono all’intensa luce solare”.

La delusione e l’invito alla riflessione

“Ci saremmo aspettati – continua Passi -che la conclamata crisi ambientale e climatica  fosse tra i temi più dibattuti in questa campagna elettorale. Non è stato così per la maggioranza dei partiti. Ma crisi economica ed inflazione, guerra, disuguaglianza e crisi climatica sono facce della stessa medaglia. Quella di un’economia “sporca” basata sull’estrazione insostenibile dei fossili, disparità sociali, distruzione degli ecosistemi.

L’aumento del prezzo del gas russo e dei combustibili fossili in generale, ha provocato l’enorme crescita dei costi al dettaglio. Se il Paese venti anni fa avesse investito sulle fonti rinnovabili, oltre a contrastare la crisi climatica, oggi non saremmo vittime di un’inflazione così grave. Ora bisogna utilizzare i fondi UE del Recovery Fund per un massiccio investimento sulle rinnovabili.

Legambiente non ha mai dato indicazioni di voto per questo o quel partitoma invita tutti a fare mente locale su quali forze politiche vogliono veramente una radicale svolta della politica energetica nazionale e non l’avventurismo nucleare”.

Intanto a Padova

“Bisogna prendere il toro per le corna. Per combattere lo smog –  conclude l’esponente di Legambiente – serve riorganizzare la mobilità. Favorire le bici e diffondere la micro mobilità elettrica, rivedere la politica della sosta potenziando i parcheggi scambiatori, avviare la bicipolitana. Mentre aspettiamo le nuove linee tranviarie va potenziato il servizio degli autobus rendendoli più frequentiMa l’inquinamento  si combatte anche aumentando il verde, vero depuratore naturale, che a Padova scarseggia, soprattutto in centro. Perciò ci battiamo affinché l’area dell’ex Caserma Prandina sia trasformata in parco”.

INQUINAMENTO DA OZONO A PADOVA

 ULTIMI 10 ANNI

ANNO GIORNI DI SUPERAMENTO

del valore per la protezione della salute. Tolleranza consentita

dalla legge: 25 giorni l’anno. 

2022 77 
2021 60
2020 61
2019 40
2018 70
2017

 

53
2016

 

38
2015

 

53
2014

 

31
2013

 

41

Fonte: Arpav. Elaborazione: Legambiente Padova.

Valori di legge per la protezione della salute umana:

Giorno – Max 120 microgrammi per metro cubo d’aria. Se superato per otto ore  consecutive scatta lo sforamento giornaliero.

Anno -Tolleranza annuale consentita dalla legge: 25 giorni all’anno.

Da quando è entrato in vigore il limite per la protezione della salute umana, a Padova l’ozono ha sempre superato i 25 giorni di tolleranza.

 

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(Legambiente Padova)