Riapertura del Casinò di Campione d’Italia

La storia di molti casinò italiani è, come dire… Piuttosto travagliata. Per farti un piccolo spoiler: ognuno di essi, o la maggior parte almeno (e parliamo dei più importanti) sembra sia andato incontro a un periodo difficile almeno una volta nella sua storia a causa di un determinato fattore. Ora che ci pensiamo, i momenti ardui fanno parte della vita di tutti, giusto? Oggetti inanimati compresi! Vogliamo farti una domanda: hai mai sentito parlare del casinò di Campione d’Italia? No? Qualunque sia la risposta, te lo diciamo noi: il casino di Campione d’Italia è, in assoluto, uno dei più importanti d’Europa, sia per trascorsi, che per dimensioni. Ma andiamo con ordine. Nell’articolo corrente vogliamo raccontarti la storia gloriosa di Campione e far sì che, dopo aver letto quanto scritto, anche tu possegga la dovuta conoscenza in merito. Tieniti forte, allora, perché sei in procinto d’apprendere la recente cronologia di Campione d’Italia (a volte lo chiameremo così per abbreviare) il casinò che regna sull’Europa intera.

Motivi per cui il Casinò Campione d’Italia è chiuso

Partiamo da quella che, secondo noi, è stata un’immagine storica per l’edificio. Circa tre anni fa, tra i il duemiladiciotto e il duemiladiciannove, il casinò di Campione andò incontro a uno stato d’insolvenza che ne comportò la chiusura. Praticamente, era finito in banca rotta.

Aveva accumulato dei debiti fino al collo (circa 130 milioni di euro; 40 soltanto nei riguardi del comune) e non potendo estinguerli, fu costretto a dichiarare il fallimento. Se non sbagliamo, se ne parlò brevemente anche ai  telegiornali. La notizia creò un certo scalpore poiché vi lavoravano circa cinquecento persone e ognuna di esse dové ritornare a casa da disoccupata, mentre spendevano  i casino italiani non AAMS. Fu un vero e proprio colpo basso: la fama della struttura di Campione non era bastata a tenerlo in vita. Tuttavia, dopo tre anni dalla sua chiusura forzata, il cuore di quest’intrigante pezzo storico è tornato a battere, addirittura più forte di prima grazie a un piano di risanamento che prevede l’attuazione d’una serie d’iniziative atte a ridonare al casino lo splendore d’un tempo. Una delle cose fatte a partire da questo gennaio (mese della riapertura)? Assumere parte della squadra licenziata, se ancora disponibile, ovviamente.

Il più grande Casinò d’Europa

La caratteristica principale di Campione è piuttosto semplice, quanto importante. Sebbene sia stato chiuso per circa tre anni, non ha mai smesso di essere il casinò di più grandi dimensioni in Europa, escludendo la presenza virtuale dei casino non AAMS Skrill. Non è stato di certo il primo ad aprire sul suolo italiano, eppure, la notorietà che l’affianca non sembra essere seconda a quella di nessun’altra struttura affine. Sapevi, inoltre, che non è situato proprio in Italia, ma in un cantone della Svizzera? Il Canton Ticino, per la precisione. Quest’ultimo si trova nelle vicinanze di Lugano e la sua popolazione si occupa di interpretare la cultura italiana nella confederazione svizzera, motivo per cui il Campione è affibbiato al territorio italiano, sebbene non lo sia geograficamente.

Un piccolo appunto sulla storia: il fallimento recente è soltanto la seconda causa di un arresto più o meno prolungato del casinò. Infatti, restò chiuso per circa quattordic’anni, dal 1919 al 1933: fu invece fondato in piena guerra mondiale (la prima) nel 1917. Il conflitto aveva apportato una devastazione tale da impoverire i civili svizzeri e delle nazioni confinanti. Purtroppo, per lungo tempo nessuno poté godere del casinò di Lugano. Dal ’33 fino alla recente chiusura ha invece potuto trasmettere i suoi valori a numerosi giocatori.

Storia quasi centenaria

Da un punto di vista esclusivamente numerico, dunque prendendo in considerazione l’anno in cui è stato progettato e l’epoca moderna, allora sì, sono passati anche più di cent’anni dalla sua apertura! Tuttavia, se dovessimo prendere in considerazione soltanto gli anni di attività, allora… Il casinò non arriverebbe ai cent’anni, ma si stanzierebbe sugli ottantanove. Non che ne manchino molti per giungere alla cifra tonda e qualcosa ci dice che i gestori, comune compreso, abbiano in mente di fare qualcosa di grande e magico per il centenario, magari introducendo qualcosa di tecnologico. A proposito, non trovi che l’impatto della tecnologia sullo sviluppo dei casinò online e dei giochi online sia stato imprescindibile? Non vediamo l’ora di assistere al secolo d’età del posto! Se ci pensi… Il casinò Campione, se potesse parlare, ne avrebbe di cose da raccontare.

Monumento architettonico

Una meraviglia tra le meraviglie. La forma particolare, sinuosa e dai connotati leggiadri, seppur complicati da interpretare, si sposa fantasticamente con lo specchio del lago vicino. L’edificio che oggi puoi ammirare, però, è la seconda sede ufficiale del casinò, essa progettata da Mario Botta. Lo stesso architetto s’è poi detto insoddisfatto dell’opera, definendola “una bruttura”, probabilmente a causa della particolare forma spigolosa e rettangolare. Ma a noi piace, cosa possiamo farci?

Se qualche tempo fa, i suoi interni davano un’idea di lusso, possiamo immaginare che la riapertura abbia potuto soltanto giovare al mantenimento (e al miglioramento) dell’arredo. Un dettaglio che forse non sapevi: sai che puoi anche usufruire di ottimi pasti all’interno? Non vorremmo cadere in errore, poi, ma se abbiamo ben compreso, esisterebbe addirittura la possibilità di affittare una camera e di dormirci!

Casa da gioco

Evitiamo di girarci attorno: negl’anni addietro, tale casinò è sempre stato riconosciuto dai giocatori come un ottimo, se non quasi perfetto, luogo in cui giocare d’azzardo. Probabilmente, ciò era dato dalla professionalità impeccabile dei croupier e dello staff intero che ne gestiva i meccanismi. Pertanto, evita di credere alle dicerie che potrebbero affermare un qualcosa d’errato, come ad esempio: “il Campione ha chiuso perché non aveva gente preparata dentro!” E altre fantasticherie del calibro. Pensa che disponeva di numerosissime slot machine e che il tavolo verde su cui venivano effettuati i card-games più noti (Poker e varianti, Black Jack, solo per citare i più famosi) era sovente pieno di giocatori pronti a fare il loro gioco. Vogliamo parlare, inoltre, di quanto fosse frequentato da VIP? Certo, rasentava l’impossibile trovare persone famose ogni giorno, ma fidati, più di una volta ci è capitato d’incontrare individui avente una certa notorietà.

Conclusioni

In sostanza, fremiamo dalla voglia di presenziare al casinò Campione d’Italia, casa per eccellenza del gambling, dopo la sua riapertura, che ricordiamo essere avvenuta nel gennaio 2022. Purtroppo, non abbiamo potuto godere ancora della sua eccellenza, ma siamo certi che potrebbero esservi accadute due evenienze: è rimasta sempre la stessa o è addirittura migliorata! Ad ogni modo, la struttura e la storia di tal casinò parlano da sole: un monumento che omaggia il gambling con le sue dimensioni e che parla ai giocatori grazie agl’importantissimi trascorsi, sebbene i più recenti siano stati problematici. Ciò che possiamo fare, è augurarti di passare quanto prima da quelle parti, così da poterlo visionare coi tuoi occhi, provarlo nel pratico, e perché no, anche testarne i servizi. Dal nostro punto di vista, la storia del Campione è e sarà un punto fermo del gioco europeo, se non mondiale, la cui beltà s’affaccia sulle vite della gente che ha meravigliato attraverso i decenni.