I benefici dell’olio di CBD e i suoi diversi utilizzi

Derivato della cannabis versatile e dalle svariate proprietà terapeutiche

Negli ultimi tempi, i derivati della marijuana, primo fra tutti l’olio di CBD, stanno avendo un seguito sempre maggiore e hanno dato vita a un mercato in forte espansione.

Le ragioni di tale fenomeno sono indubbiamente attribuibili alle molteplici proprietà benefiche che paiono essere associate all’assunzione del cannabidiolo.

Un ulteriore punto a favore del miglior olio di CBD online è la sua altissima tollerabilità da parte dell’organismo e la presunta mancanza di effetti collaterali derivanti dal suo utilizzo.

Vediamo ora in che modo l’assunzione di cannabidiolo pare apportare vantaggi alla salute di corpo e mente.

Ma quali sono, quindi, le presunte proprietà benefiche del CBD?

Secondo un’abbondante quantità di studi condotti in questo senso, il cannabidiolo sembra riuscire a alleviare numerosi disturbi di natura diversa.

Principalmente, il CBD è noto per le sue proprietà rilassanti. In uno studio pubblicato nel 2015, infatti, viene evidenziata la sua capacità di ridurre i sintomi dell’ansia, dell’insonnia e la sua utile azione antipsicotica che risulta utilissima nel trattamento di disturbi ossessivo-compulsivo e da stress post-traumatico.

Ma le proprietà del CBD sembrano essere efficaci anche in questioni ben più delicate, come nel caso della terapia del dolore. Che sia cronico o transitorio, il cannabidiolo pare alleviare enormemente la percezione dello stesso, come si può leggere in una ricerca pubblicata nel 2018 sulla National Library of Medicine.

Inoltre, stando a questo studio, sarebbe efficace anche nell’alleviare i sintomi di particolari terapie molto invasive, come la radio e la chemioterapia. In particolare, attenuerebbe gli effetti collaterali come nausea, vomito, ansia e dolore.

Un’altra interessante applicazione del CBD pare essere quella di coadiuvante nel trattamento di dipendenza da alcol, come affermato in una ricerca condotta dall’unità clinica di Psicofarmacologia dello University College of London.

Ulteriori studi, inoltre, dimostrano l’utile azione di prevenzione e rallentamento della progressione di malattie neurodegenerative,

Questi, quindi, i principali benefici del CBD, ma non gli unici. Le sue potenzialità, infatti, sono ancora in fase di scoperta e l’elenco pare venire aggiornato frequentemente.

Ma veniamo ora all’olio di CBD, il derivato della cannabis più versatile nell’utilizzo.

Cos’è, dunque, l’olio di CBD?

L’olio di CBD è l’estratto della cannabis più comune, probabilmente grazie alle molteplici di modalità di utilizzo che consente.

Sebbene venga ricavato dalla stessa pianta, è bene non confonderlo con l’olio di semi di canapa. Le parti della marijuana utilizzate per la produzione di questi due differenti tipi di olio, infatti, non sono le stesse.

L’olio di CBD si ottiene dalla spremitura delle infiorescenze della cannabis che, a differenza dei semi, contengono i principi attivi, assenti invece nelle sementi. Esse, infatti, sono prive di tutte quelle proprietà benefiche sopra descritte.

Parlando di marijuana, spesso l’associazione di idee che si crea porta alla sua classificazione come sostanza stupefacente. L’efficacia drogante della cannabis, però, è da attribuire interamente al THC, l’altro principio attivo maggiore della pianta.

Anche detto tetraidrocannabinolo, il THC viene eliminato da prodotti come l’olio di CBD, per permettere un utilizzo sicuro che non alteri le capacità psicofisiche di chi decide di godere dei vantaggi che può apportare.

Il THC, inoltre, è illegale in Italia e la sua presenza nell’olio di CBD renderebbe quest’ultimo non commerciabile nel nostro Paese.

Ora che abbiamo appurato che l’olio di CBD non scatena il cosiddetto “sballo” tipico della marijuana, vediamo in che modo può essere utilizzato.

Olio di CBD: principali utilizzi

Nei paesi in cui è consentita l’assunzione per via orale, vietata invece in Italia, l’olio di CBD può essere addizionato a bevande e alimenti sotto forma di gocce o essere ingerito sotto forma di capsule che presentano il vantaggio di occultarne il sapore.

In entrambi i casi, i tempi di reazione dell’organismo saranno piuttosto lunghi, a causa del coinvolgimento dell’apparato digerente nell’assunzione dell’olio. Il processo digestivo, infatti, richiede un lasso di tempo maggiore rispetto a quello necessario per l’assorbimento, per esempio, per via sublinguale.

Nei Paesi in cui è consentito, è possibile, infatti, assumere l’olio di CBD anche in questo modo, riducendo notevolmente i tempi necessari per sortire l’effetto desiderato.

Come si è potuto evincere, la normativa in Italia è ancora piuttosto proibitiva in materia di cannabis e non consente, come detto sopra, l’ingestione di prodotti derivati da essa. L’unico utilizzo permesso dalla legge italiana è quello topico e, quindi, per lo più cosmetico.

Le sue proprietà idratanti, addolcenti ed emollienti si rivelano essere molto utili nella cura di corpo e capelli, ma non solo. Esistono infatti anche pomate che paiono avere effetti benefici per problematiche dell’epidermide, come acne e psoriasi.

In conclusione

I prodotti derivati della cannabis ultimamente stanno riscuotendo un grande successo, probabilmente attribuibile alla varietà di benefici che offrono abbinati alla mancanza di effetti collaterali di particolare rilevanza.

La forte espansione di tali prodotti ha inevitabilmente generato un nuovo settore emergente e di conseguenza ha portato alla specializzazione di diversi venditori, pronti a soddisfare le nuove richieste del mercato.

Tra questi, troviamo professionisti come JustBob, leader nel settore della vendita di cannabis legale in Italia e in Europa.