pubblicato il 25 marzo 2022
Approfondimenti
Lo scorso 23 marzo, presso l’auditorium del Centro Culturale San Gaetano di Padova, si è svolta una giornata di formazione e aggiornamento sul tema “La valutazione del rischio dei beni culturali”.
L’attività, connessa all’attuazione del Protocollo d’intesa sottoscritto lo scorso 15 luglio dal Dipartimento dei Vigili del Fuoco con il Segretariato Generale del Ministro della Cultura, è stata finalizzata alla formazione e all’aggiornamento sia dei dipendenti dei musei patavini sia del personale VV.F. del Comando di Padova per l’avvio di un percorso di collaborazione che porti ad avere per la Cappella degli Scrovegni e i cicli affrescati del XIV secolo, recentemente inseriti nella lista del patrimonio mondiale dell’umanità dell’UNESCO, dei piani d’emergenza e di limitazione dei danni, la cui stesura sarà a cura dei responsabili dei vari siti, integrati con le procedure operative del predetto Comando VV.F.
In mattinata, con moderatore il Capo Settore Cultura, Turismo, Musei e Biblioteche del Comune di Padova, Dott. Federica Franzoso, sono intervenuti il Soprintendente per l’Area Metropolitana di Venezia e le provincie di Belluno, Padova e Treviso il Dott. Fabrizio Magani, il Direttore Generale della Direzione Generale Sicurezza del Patrimonio Cultura del MIC, il Dott. Marica Mercalli e per il Ufficio UNISCO del Segretariato Generale del MIC, il Dott. Adele Cesi.
Nel pomeriggio, con moderatore il Comandante dei Vigili del Fuoco di Padova, Ing. Cristiano Cusin, sono intervenuti il Prof. Rita Deiana, Direttrice del CIBA (Centro Interdipartimentale di Ricerca per i Beni Culturali – Università degli Studi di Padova) ed il Direttore dell’Ufficio Soccorso della Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco per la Toscana, Ing. Luca Nassi, componente della commissione paritetica per l’attuazione del citato protocollo d’intesa.
A chiudere la giornata un intervento del Vigile del Fuoco del Comando di Firenze Tommaso Biagini che riportato l’esperienza di formazione organizzata presso il Comando di Firenze con l’Opificio delle Pietre Dure sui sistemi di movimentazione delle opere d’arte in scenari emergenziali