Consuntivo Smog 2021

2021, venticinque giorni di superamento del limite di legge in meno del 2020, dodici in più del 2019: è questo in sintesi il quadro dell’inquinamento atmosferico a Padova negli ultimi tre anni. 117 giorni nel 2021, 142 nel 2020, 104 nel 2019. “Ma vediamo nel dettaglio – dichiara Lucio Passi, responsabile politiche antismog di Legambiente Padova – come è andato l’anno appena trascorso”.

 OZONO

L’ozono, un inquinante che si manifesta nei mesi più caldi – spiega Passi – quest’anno  ha fatto registrare a Padova 60 giorni di superamenti del limite di legge, 61 nel 2020, 40 nel 2019. Per legge non possono essere più di 25 in un anno. L’esposizione all’ozono concorre ad aggravare l’asma e altre patologie respiratorie, quali enfisemi e bronchitipolmoniti, con una riduzione della qualità e dell’aspettativa di vita”.

PM10

“Per quanto riguarda il Pm10 – continua l’esponente di Legambiente – nel 2021 i giorni di superamento del limite di legge sono stati 57 (media tra le 5 centraline Arpav che lo registrano in città), ma Padova resta fuorilegge. Infatti la normativa ammette un massimo di 35 giorni oltre i 50 microgrammi per metro cubo d’aria.

È un dato più basso del 2020 quando i superamenti furono 81 e un’analoga flessione si registra in tutto il Veneto.

Un solo anno non basta però a disegnare una tendenza. Più volte ci siamo illusi che il trend stesse cambiando. Nel 2018, ad esempio i giorni di superamento a Padova furono inferiori rispetto al 2021: 55. Aumentano a 64 nel 2019 e come già detto ad 81 nel 2020

Ancora  nel 2014  i giorni furono 56, per poi risalire negli anni successivi fino ad arrivare a 99 nel 2017. Vedi nota.

Sono molteplici i fattori  che condizionano, a parità di emissioni, le concentrazioni di polveri sottili nell’aria che respiriamo e non è possibile basare un trend su un anno solo. Ovviamente auspico che la sempre più ampia diffusione di stili di vita sostenibili, anche in materia di mobilità, stia contribuendo a diminuire lo smog, ma questo lo si potrà verificare solo nei prossimi anni”.

“D’altra parte – sottolinea Passi – non sarà breve l’attesa che ci separa dalla realizzazione delle nuove linee del tram ed anche per la conversione elettrica delle auto. Tutte le maggiori case automobilistiche europee hanno annunciato che nel 2027 il 70% della loro offerta sarà costituita da auto a batteria: è  probabile quindi che il 100% elettrico per l’Europa sia raggiungibile attorno al 2030 se non più tardi”.

“Nel 2021 il maggior numero di superamenti sono stati registrati nella centralina di  via Internato Ignoto, allestita per monitorare l’inquinamento dell’inceneritore di San Lazzaro, con 61 giorni. Un ulteriore motivo – commenta Passi – oltre a quelli già noti, per essere preoccupati della quarta linea dell’inceneritore. Seguono la centralina a Granze di Camin con 60 giorni, quella all’Arcella, preposta a misurare il Pm10 dovuto al traffico con  59, quella di via Carli con 54, infine Mandria con 51”.

“L’aria di Padova è fuorilegge consecutivamente da 21 anni, con conseguenze molto gravi per la nostra salute. In attesa delle nuove linee del tram, si usino i fondi della transizione ecologica per potenziare i bus, con particolare attenzione agli orari di punta, ma anche per estendere quelli serali e migliorare il servizio nei giorni festivi, oggi davvero scadente. Occorre poi proseguire sul fronte ciclabilità: corsie ciclabili, il doppio senso per i ciclisti, le strade ciclabili e le zone scolastiche ciclo pedonali. Si tratta di interventi necessari anche nell’ottica del miglioramento della sicurezza stradale” conclude Francesco Tosato, vice presidente di Legambiente Padova.

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(Legambiente Padova)