DOPPIATO IL LIMITE ANNUALE DELL’OZONO. “MA NON SERVE PREOCCUPARSENE…”

50 GIORNI DI OZONO. DOPPIATO IL LIMITE ANNUALE.
LEGAMBIENTE: “CON O SENZA AUTO ELETTRICHE, PER UNA CITTÀ PIÙ VIVIBILE SERVE UN DIVERSA MOBILITÀ, MENO CONSUMO DI SUOLO E PIÙ VERDE”

 “Il 26 agosto i giorni di superamento del valore per la protezione della salute umana dall’Ozono hanno  doppiato il limite massimo annuale sancito per legge, che è di 25 giorni – dichiara Lucio Passi, responsabile politiche antismog di Legambiente Padova. Dall’inizio della stagione calda sono stati registrati 50 giorni oltre il limite: in particolare dal primo giugno al 26 agosto un giorno su due è risultato fuorilegge”. Ha scritto un’associazione di commercianti che non bisogna preoccuparsi dello smog poiché tra pochi anni – ma quanti veramente si chiede Legambiente? – le auto non inquineranno perché elettriche. Anche se – puntualizza l’Associazione ambientalista – soprattutto il Pm10 continuerà ad essere prodotto dal riscaldamento e altre fonti: servono provvedimenti molto più incisivi di quelli fin qui adottati.

“Finalmente la transizione verso le auto elettriche è in atto – commenta Passi – ed è un fatto molto positivo, ma basterà per migliorare globalmente la qualità urbana e della nostra vita? Senza  riequilibrare gli spostamenti in auto con quelli sul trasporto pubblico – che serve più moderno e frequente – con quelli in bici e sulle auto condivise che vanno aumentate, Padova resterà una città congestionata dal traffico. Quanti giorni perdiamo intrappolati in auto? La media nazionale è di 17 all’anno, 1 ora e trenta al giorno e parliamo solo dei tratti urbani, che di norma sono di pochi chilometri e percorribili anche senz’auto. E quanto l’abitudine di passare ore da soli inscatolati e stressati dal traffico ha già pesantemente impoverito la socialità di tutti noi?”.

“Scrivono sempre gli stessi: se le auto non inquineranno che problema c’è se l’ex Prandina diventa un parcheggio e non un parco? Ma il verde urbano – ricorda l’esponente di Legambiente – non serve solo a filtrare e calmierare lo smog. Le sue funzioni sono moltepliciricreative, sportive, aggregative. Il verde poi contribuisce al benessere psicofisico. E ancora: limita le ondate di calore, il consumo di suolo, contribuisce a contrastare la crisi climatica. Inoltre le moderne concezioni dei parchi urbani prevedono che ad essi siano associate diverse funzioni: orti urbani, piccole attività artigianali e commerciali, spazi educativi e culturali… Quindi parchi anche come motore per lo sviluppo economico sostenibile.  Comead esempio, prevede il progetto per l’ex Caserma Prandina elaborato da decine di associazioni”.
Insomma, Legambiente propone un modello di mobilità e quindi di città, più desiderabile, salubre, vivibile, accessibile e bellaAl passo con la necessaria transizione ecologica che l’Unione europea ritiene ineluttabile e urgente, come dimostra il più grande investimento economico mai messo in campo dalla stessa con il piano europeo per la ripresa e resilienza.

Ma intanto lo smog c’è ancora: altrimenti perché le regioni del nord avrebbero deciso l’inasprimento delle limitazione della circolazione fino agli euro 5, che anche a Padova scatteranno dal primo ottobre? Perché di inquinamento ci si ammala e purtroppo  anche si muore. Con o senza auto elettriche – conclude Passi  – per una città più vivibile e salubre serve un diversa mobilità, meno consumo di suolo e più verde”.

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(Legambiente Padova)