Biennale: destino e libero arbitrio in gioco al Festival del teatro (3)

(Adnkronos) – Artista visivo, performer, coreografo e vincitore del primo bando performance site specific di Biennale College, Di Blasi s’interroga sul mondo post Coronavirus facendo del colore blue, scelto dai direttori Stefano Ricci e Gianni Forte come materia del 49esimo Festival Internazionale di Teatro, ’emblema di evoluzione’ e ‘strumento magico’ attraverso cui rinascere nel presente.
Usufruendo di un’installazione modulare di vasche, ispirata all’opera di Pino Pascali ’32 metri quadrati di mare circa’ (1967), “Ab imis/iolagemmainnestai si propone come un itinerario di suoni, segni, consonanti e gesti: una conversazione con l’Altro da me, continuamente interrotta da singhiozzi di visioni collettive e azioni di impianto privato, intimo. La peregrinazione attingerà a piene mani dalle madrine che mi accompagnano dalla nascita: Danza, Pittura, Poesia, Letteratura e Etica; pagine di romanzi, cassetti dal mio diario personale, metafore o ricordi familiari esposti senza pelle, dal vivo o con voci altre; senza timore di essere punto da un fuso, anzi come un rito che risvegli tutti noi (me compreso) dalla letargia di un possibile e temuto ritorno al the way we were”.

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