**Covid: gestore ‘Musica’ Riccione, “incredibile che non ci facciano aprire, chiusura è disastro”**

Roma, 2 lug. (Adnkronos) – Gli esercenti delle discoteche hanno dimostrato che è possibile riavviare i locali “in sicurezza” ma ancora non c’è una data certa per la ripartenza. Una cosa “incredibile”. E’ il grido d’allarme lanciato attraverso l’AdnKronos da Tito Pinton, gestore di discoteche, dal celebre ‘Muretto’ di Jesolo al ‘Musica’ di Riccione, dove è approdato recentemente. “I locali – spiega infatti – sono posti controllabili dove le persone, distanti le une dalle altre, usano la mascherina e il gel. Abbiamo proposto un protocollo e abbiamo dimostrato che siamo in grado di gestirlo. Ad oggi, però, non ci sono risposte” tanto è vero che sul fronte delle riaperture “non c’è alcuna data. In questo momento veramente ci stanno facendo del male. Siamo stati i primi a chiudere il 22 di febbraio del 2020 e i primi a richiudere il 17 di agosto dell’anno scorso. Un disastro incredibile dal punto di vista economico”.
Pinton mette in evidenza il fatto che “le discoteche potrebbero contribuire a far arrivare ai giovani il messaggio che è necessario vaccinarsi. Non capiscono – scandisce – che noi potremmo rappresentare un sistema di comunicazione nei confronti dei giovani e non un problema. Se vogliamo spingerli a vaccinarsi, potremmo essere una via per comunicare direttamente in un modo diverso con i ragazzi”. Il dato preoccupante, secondo Pinton, “è che oggi tutti i giovani vanno a ballare in luoghi non sicuri, non controllati e senza le caratteristiche per fare degli spettacoli. E’ inevitabile che da qualche parte si sfoghino. Noi abbiamo anche una funzione sociale importantissima” e, in questa prospettiva,”i locali consentono ai ragazzi di trovare un posto sicuro per lai notte”.
Pinton ricorda di aver organizzato, sabato 19 giugno a San Marino, “un evento-test con il governo di San Marino. Abbiamo fatto ballare 2.600 persone all’aperto. Si entrava solo ed esclusivamente con il sistema green pass, ovvero con il tampone entro le 48 ore precedenti, oppure vaccinati, oppure ancora se guariti dal Covid. Nei giorni successivi abbiamo monitorato 500 persone e il risultato è che erano tutte negative”. Un esperimento che ha dimostrato che anche nel settore delle discoteche “si può lavorare in sicurezza. Il governo ha annunciato il green pass proprio il giorno prima che facessimo l’evento. Però, conclude il gestore, “per noi non vale e non capisco perché. Ma al momento è così”.

(Adnkronos)