Storia: scoperta, ‘il milione’ di marco polo tradotto in latino dai frati domenicani

Venezia, 10 giu. – (Adnkronos) – Il “Milione” di Marco Polo (1254-1324) fu tradotto in latino-veneziano dai frati predicatori di San Giovanni e Paolo di Venezia per agevolarne la diffusione e renderlo una sorta di guida per l’evangelizzazione dell’Oriente. Lo rivela la scoperta di una pergamena datata 31 marzo 1323: il ritrovamento da parte di un gruppo di studiosi dell’Università Ca’ Foscari ed apre nuovi scenari sul rapporto stretto tra il mercante e viaggiatore veneziano Marco Polo e i frati domenicani della basilica dei Santi Giovanni e Paolo.
Marcello Bolognari, al primo anno di dottorato di Ca’ Foscari in italianistica, ha ritrovato un documento finora inedito e sconosciuto che mostra la presenza, e il ruolo, di Marco Polo nel convento domenicano veneziano dopo il suo ritorno dalla prigionia a Genova.
“La scoperta della pergamena con la citazione poliana datata 31 marzo 1323 ha sostanzialmente due micce: una diretta e una indiretta – spiega Bolognari – quella indiretta è stata la comunicazione del testamento di Marco Polo, a cura di Attilio Bartoli D’Angeli nel 2019, che ha restituito alla verità storica il nome di uno dei due frati Domenicani citati da Marco nelle sue ultime volontà. La miccia diretta è stata invece la felice intuizione di Antonio Montefusco dell’Università Ca’ Foscari, che ha suggerito l’importanza che avrebbe avuto la ricerca in archivio di Stato di Venezia, e nel fondo Santi Giovanni e Paolo, di altri documenti che attestassero la presenza di questi due frati, chiamati Benevenuto e Cetorio o Centurio”.

(Adnkronos)