Ecco il Codice delle startup, Crupi: “Un testo unico per tutte le norme”



Un universo in espansione, destinato a diventare sempre più un pilastro nell’Italia che, alle prese con la bufera covid, prova a ripartire. Le startup nel nostro paese sono oltre 11.000, con più di 65 mila addetti e 800 milioni di euro di investimenti, secondo i dati stilati dal Ministero dello Sviluppo Economico in relazione al primo trimestre 2020. Un settore dinamico e veloce, sinonimo di innovazione e sviluppo, in continua evoluzione. Un mondo sempre ‘in fieri’, regolato da una serie di norme che, dal 2012 con il DL 179/2012, sono state costantemente implementate attraverso pareri e circolari, che compongono un vero e proprio ‘startup act’.
L’universo startup, per sua natura articolato e mai fermo, deve quindi orientarsi -spesso con difficoltà- tra una serie di strumenti e norme che si intrecciano e si collegano. Proprio con l’obiettivo di dare organicità ad un quadro così variegato, l’avvocato Cristina Crupi ha riunito nel ‘Codice delle Startup’ tutte le norme, i pareri e circolari emanate finora. Esperta di Diritto civilistico e societario, specializzata in startup, PMI e innovazione, Crupi ha ritenuto che fossero maturi i tempi per riunire in un testo completo gli strumenti disponibili che, se applicati correttamente, prevedono molte agevolazioni fiscali e incentivi studiati appositamente per le startup innovative.
“Nel mio lavoro quotidiano accanto agli startupper mi sono resa conto che raccogliere le norme nel Codice delle Startup è un’esigenza e un dovere, per dare la completezza e l’organicità che questi strumenti meritano”, sottolinea la fondatrice dello Studio Legale Crupi. La conoscenza delle norme diventa un passaggio chiave anche per un’azienda che ancora deve aprire i battenti. “È fondamentale che chi decide di fondare una startup innovativa o di investirvi sappia come gestirla nelle modalità flessibili stabilite dal legislatore e che possa cogliere tutte le sfumature della disciplina per applicarle allo sviluppo e al successo di una società”.
Il Codice delle Startup, edito da Editoriale Scientifica, è il primo testo di questo tipo pubblicato in Italia. Oltre al testo unico, racchiude un prontuario di schede pratiche che, a partire dalla costituzione della startup innovativa, aiuta a strutturarsi al meglio, fare le scelte più ponderate, darsi una organizzazione imprenditoriale, accedere alle agevolazioni e alle discipline specifiche e ad attirare gli investitori.
Il Codice, di oltre 500 pagine, è Composto di tre sezioni: normativa, pareri e circolari e prontuario con utili schede riepilogative dei principali provvedimenti. E’ aggiornato al DL Rilancio, quindi all’ultimo provvedimento legislativo con il quale il Governo Italiano è intervenuto ancora una volta in favore delle startup.
Si parte sostanzialmente dalla base, dalla definizione della startup innovativa e dal Dizionario dei termini e degli acronimi più importanti per aiutarle a crescere, ad accedere ai finanziamenti e ai capitali con tutte le carte in regola: “Saper attrarre gli investitori è un aspetto fondamentale del successo di una startup. La mia attività legale e come Partner & Legal Expert dell’incubatore del Politecnico di Milano, PoliHub mi porta a incontrare quotidianamente startupper che devono disporre di una maggiore confidenza con le norme, per far proprie le necessarie competenze imprenditoriali che possono decretare il successo della loro idea”, continua Crupi. “È un periodo fondamentale per l’ecosistema italiano. C’è una norma di riferimento, ci sono i capitali di investimento, ci sono i professionisti e le strutture specializzate che aiutano le startup, ora occorre saper cogliere tutte le opportunità che il nostro Paese ha previsto per l’innovazione”. Distribuito nelle librerie giuridiche e generaliste delle principali città italiane, il Codice delle Startup è disponibile anche online.

(Adnkronos)