Caso macachi, archiviata denuncia contro presidente Lav



Roma, 18 giu. – “Spiacenti ma continueranno a vederci liberi, quella libertà che vogliamo anche per i macachi ingabbiati per la sperimentazione. Qualcuno ha voluto intimidirci ma il risultato ottenuto è stato proprio quello contrario, di rendere più forte e convinta la nostra battaglia contro la sperimentazione sugli animali”. Così Gianluca Felicetti, presidente della Lav, commenta l’archiviazione decisa dal Gip del Tribunale di Parma, Mattia Fiorentini, su richiesta del Pubblico ministero Andrea Bianchi, a seguito della denuncia presentata da Luca Bonini associato di Psicobiologia e Psicologia fisiologica del dipartimento di Medicina dell’Università, notificata il 28 gennaio scorso, per i reati di cui agli articoli 115, 595, 612 e 621 del Codice penale, cioè rivelazione di documenti segreti, accordi per istigare a reati, minacce e diffamazione.
“La nostra azione legale contro i test sui macachi all’Università di Parma, dalla quale ci attendiamo le scuse per questo maldestro tentativo di un suo dipendente, è fondata – aggiunge Felicetti – abbiamo diffuso dati tutt’altro che segreti, operiamo alla luce del sole basandoci su prove concrete e con approcci scientifici, sempre in maniera non violenta dalla nostra fondazione, 43 anni fa. Continueremo a farlo, più forti, per un mondo che non manipoli più animali, con quel maltrattamento che è stato causa del Covid-19, e continueremo a batterci per lo sviluppo della ricerca scientifica che non fa uso di animali”.
Sull’ipotesi di diffamazione, Bonini aveva contestato l’utilizzo di alcune frasi riferite alla sua sperimentazione, dalla Lav e dal suo Presidente, come: “difendere chi non ha voce da terribili sofferenze prodotte in nome di una falsa scienza”, “la sperimentazione animale fa diventare ciechi”, “la camera oscura dove è arroccata una ricerca obsoleta che fagocita finanziamenti pubblici”, “tutto ciò che denunciamo da sempre come inutile, dannoso, crudele, insensato, di questo sistema, animali internati nei campi di concentramento nazisti in attesa delle torture e della morte”, “dittatura della sperimentazione animale”.
L’opposizione di Luca Bonini all’archiviazione è stata ritenuta del tutto inammissibile, argomentata dal giudice come “carente di elementi” e rigettata pienamente perché, secondo il Tribunale di Parma, quanto detto e scritto da Felicetti e dalla Lav, ovvero “criticare il ricorso alla sperimentazione animale sui macachi e le loro condizioni” è del tutto lecito nella forma e “pertinente al ruolo ricoperto”.
Secondo il presidente della Lav, “ha prevalso il diritto all’informazione e all’esercizio della libertà di pensiero da parte di organizzazioni, come la nostra, riconosciute non a caso dallo Stato come di utilità sociale. Chi ci ha denunciati non aveva evidentemente altri argomenti, ha sempre rifiutato il confronto pubblico, e ha tentato la strada del ‘bavaglio’ giudiziario. Tutto questo si è sciolto come neve al sole ed è stato rispedito al mittente, dopo l’interrogatorio in Procura, da me richiesto, nel febbraio scorso”.
“Ora, forti della decisione del Giudice – aggiunge Felicetti – ho dato mandato ai nostri legali con l’avvocato Massimiliano Canè di Bologna, che ringrazio, di valutare la sussistenza degli estremi per una querela per calunnia contro Bonini, a difesa della nostra immagine e delle nostre attività di ente morale riconosciuto dal ministero dell’Interno per la tutela degli animali, dei malati e del progresso di una ricerca davvero scientifica”.
“E speriamo fra qualche mese nel ribaltamento del recente pronunciamento del Tar, da parte del Consiglio di Stato sul merito degli esperimenti dolorosi sui macachi, inutili per i malati, finanziati con quasi 2 milioni di euro pubblici, come già la Suprema Corte amministrativa aveva deciso proprio nel gennaio scorso e come chiedono i quasi 440 mila firmatari della nostra petizione #civediamoliberi” conclude Felicetti.

(Adnkronos)

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