Premier League: le ultime sulla ripresa del campionato

Nonostante una certa confusione a livello globale circa la ripresa dei campionati di calcio, il via libera per la ripartenza della Premier League è arrivato. Il Governo inglese ha annunciato infatti che gli eventi sportivi potranno ricominciare dal 1° giugno, anche se la data di inizio vera e propria sarà quella del 12. C’è comunque un problema: almeno 8 club non sarebbero per niente favorevoli a riprendere il campionato e occorre il parere positivo di almeno 14 società su 20 per giocare. Con tutta probabilità le partite di Premier League si svolgeranno a porte chiuse fino al 2021, come in altri campionati europei in procinto di riprendere le ostilità. Una pessima notizia per gli introiti delle società, che potrebbe avere ripercussioni serie anche in sede di mercato.

Il primo ministro Boris Johnson non ha fornito dettagli troppo precisi sulle modalità di ripresa e i club si stanno riunendo spesso in videoconferenza per discutere il cosiddetto “Project Restart”. Al momento non sarebbe previsto un voto sulla questione dei campi neutri. In caso di ripartenza, infatti, si dovrà giocare in un massimo di 10 stadi. Le squadre che rischiano la retrocessione, però, non ci stanno. Se si giocasse lo si farebbe in condizioni psico-fisiche troppo diverse da quelle ordinarie e non vogliono giocarsi la salvezza in una situazione del genere. Si spera nel blocco delle retrocessioni, anche a campionato in corso. Un altro cruccio riguarda i giocatori in scadenza di contratto, i cui vincoli con i rispettivi club terminano il 30 giugno.

Nelle prossime settimane andrà limato anche il protocollo sanitario, considerando che molti giocatori si sono dimostrati riluttanti a tornare in campo. Gli ostacoli verso la ripresa della Premier League, insomma, non mancano. C’è tempo fino al 25 maggio per dare una risposta alla UEFA, che dal canto suo pretende che le squadre inglesi si presentino al meglio per la fase finale della Champions League, che si disputerà ad agosto con partite ogni 3 giorni. Inoltre, il mancato completamento della stagione regolare comporterebbe perdite per un milione di sterline, un ammanco non indifferente anche per il campionato più ricco del mondo.

Il Liverpool può ben sperare. Fino a questo punto i “reds” avevano intrapreso un cammino a dir poco eccellente, rimediando una sola sconfitta in campionato, dove hanno racimolato addirittura 25 punti di vantaggio sul Manchester City secondo in classifica. La squadra attualmente allenata da Jurgen Klopp non vince il campionato da 30 anni e, come se non bastasse, è galvanizzata dal passaggio del turno in Champions League dopo aver rischiato grosso contro l’Atletico Madrid agli ottavi.

Nonostante la supremazia del Liverpool, questa edizione della Premier League aveva comunque concesso spunti di riflessione interessanti. Ad esempio, il Leicester sembrava poter ripetere il miracolo del 2016, almeno fino a quando non ha perso lo scontro diretto con Salah & co. in inverno. Tra le tante possibili scommesse sul calcio, quelle relative alla Premier League sono estremamente  gettonate in questi anni grazie all’imprevedibilità dei risultati anche nei match apparentemente più scontati. A poco a poco, comunque, dovrebbe tornare tutto quanto alla normalità. Il grande calcio sta per riaprire le porte, ma, purtroppo, solo a calciatori, arbitri e dirigenti.