1° maggio: Manageritalia, lavoro si festeggia rendendolo più smart



Milano, 30 apr. (Adnkronos/Labitalia) – L’emergenza insegna che cambiare il lavoro si può e porta anche vantaggi. Se in precedenza, il 72% di aziende non prevedeva smart working o lo prevedeva per una minima parte dei lavoratori, dall’inizio della crisi solo il 14% non lo ha adottato o lo ha fatto soltanto per una limitatissima parte della popolazione aziendale. E sono passate dal 6% al 51%, le imprese che lo hanno adottato per una percentuale di forza lavoro pari o superiore al 70%.
Su tutto la produttività: in smart working, il 17% delle aziende ha addirittura riscontrato un aumento, il 34% una stabilità e il 21% una diminuzione solo tra il 5 e il 10%. Questo emerge da un’indagine di AstraRicerche per Manageritalia effettuata online (CAWI) a metà aprile su un campione di oltre 1.000 manager e aziende. Un campione certo rappresentativo dell’universo di quelle aziende del terziario che hanno dirigenti e quindi una gestione più strutturata e evoluta.
“Quest’anno – afferma Guido Carella, presidente Manageritalia – il miglior modo per celebrare la Festa del lavoro del 1° maggio è agire per cambiarlo davvero e renderlo smart nel vero senso della parola, cioè più intelligente. Infatti, i dati sull’obbligato e repentino passaggio nell’emergenza Covid 19 allo smart working di tante aziende, ci dimostrano che si può fare e porta vantaggi per tutti, per il benessere dei lavoratori e la produttività delle aziende”.
“Per attuarlo – spiega – servono managerialità e competenze. Le aziende italiane, soprattutto quelle medie e familiari, devono comprendere che la presenza di manager esterni alla famiglia dell’imprenditore porta competenze, risorse che possono far compiere loro il salto in termini di competitività. Dall’altra parte, da parte dei manager, occorre una presa di coscienza autentica di dover passare ad una vera gestione per obiettivi, abbandonando la stagione del controllo fisico che non ha più senso e ragion d’essere”.
“Un altro aspetto emerso con forza dall’emergenza – continua Carella – è quello legato al welfare. La necessità giustissima di aiutare tutti, anche gli autonomi, nell’emergenza con sussidi al reddito e di altro tipo (bonus baby sitter, congedo parentale etc), evidenzia la necessità che il lavoro diventi più flessibile, e che questo processo avvenga dando a tutti lavoratori dipendenti e autonomi una minima base comune di welfare che li supporti nei vari momenti di vita lavorativa e familiare, la maternità, la malattia, la perdita di reddito e/o una transizione lavorativa. Anche da qui dobbiamo ripartire”.
Proprio per rimarcare questa forte necessità di sbloccare l’Italia non solo dall’emergenza covid, ma soprattutto da atavici ritardi, mancata innovazione e digitalizzazione incompiuta, Manageritalia, sotto l’egida di Cida, organizza sabato 2 maggio una maratona online. Maratona con i manager (#Maratonamanager), questo il nome della kermesse, che vede manager, alte professionalità, professionisti, comunicatori… dialogare con tanti ospiti delle istituzioni, dell’economia e della società per far ripartire l’Italia puntando su competenze e responsabilità. La maratona sarà visibile live sabato 2 maggio dalle 10.00 alle 20.00 su www.maratonamanager.it.

(Adnkronos)