La nostra vita sempre più online

In una realtà sempre più globalizzata e iperconnessa, come quella che stiamo vivendo, le tecnologie digitali giocano un ruolo sempre più centrale nelle nostre vite e stanno trasformando profondamente le nostre abitudini e i nostri comportamenti. Dagli acquisti online al lavoro a distanza, dall’informazione all’intrattenimento, tutto passa ormai attraverso i nostri dispositivi digitali come PC, smartphone o tablet, che sono diventati delle vere e proprie estensioni del nostro corpo e del nostro cervello.

Sempre più acquisti online: boom di e-commerce e Bitcoin

Secondo i dati dell’Osservatorio e-commerce B2c Netcomm del Politecnico di Milano, nel 2019 il numero di persone che fanno la spesa online in Italia è aumentato del 39% (a fronte del +15% dell’e-commerce in generale). Il volume di fatturato totale, pari a 646 milioni di euro, sebbene sia una cifra contenuta rispetto agli oltre 30 miliardi dell’intera attività di e-commerce in Italia, è comunque un dato in continua crescita. Lo studio, inoltre, sottolinea che in questo momento ad avere la possibilità di fare la spesa online sono il 68% degli italiani. Anche questa percentuale è in aumento di anno in anno.

In questo quadro di aumento generalizzato dell’e-commerce è interessante notare che recentemente si sta imponendo anche in Italia il nuovo fenomeno della consegna di cibo a domicilio, chiamato anche “food delivery”. Secondo uno studio pubblicato su Altroconsumo Inchieste nel novembre 2019, il 35% degli italiani ha ordinato cibo a domicilio negli ultimi 3 mesi. Di questi, la metà l’ha fatto dalle tre alle dieci volte mentre il 13% più di 10 volte.

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Molte persone (soprattutto quelle che hanno meno familiarità con la tecnologia e non sono “nativi digitali”) ancora non si fidano del tutto dei sistemi di pagamento online, per questioni legate alla sicurezza dell’uso della carta di credito e degli altri metodi attualmente disponibili. Anche per far fronte a questi timori, già da diversi anni sono state introdotte le cosiddette criptovalute, o monete virtuali, per le quali si prevede un boom nei prossimi anni. La più famosa di tutte è il Bitcoin, inventato nel 2008 dal giapponese Satoshi Nakamoto e considerato da molti esperti la moneta del futuro. Nel 2014 solo 60.000 persone hanno fatto transazioni utilizzando questo strumento, mentre oggi sono già diversi milioni.

 

 

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Non solo e-commerce: tempo libero e smart working

Ma Internet e i mezzi digitali non ci aiutano solo a fare acquisti in modo comodo, veloce e sicuro. Grazie ad essi, infatti, sta cambiando anche il modo di tenersi informati e di svolgere attività ludiche e d’intrattenimento. Grazie alle moderne app per mobile Apple e Android di operatori come Sky Sport, per esempio, gli appassionati di sport possono aggiornarsi in tempo reale sulle notizie e i risultati di tutti gli eventi più importanti.

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Allo stesso modo, ora che giocare online è sempre più di moda, molti operatori hanno trasferito su Internet giochi da casinò tradizionali come la roulette o il poker. Chi fosse interessato, per esempio, a rispolverare la propria conoscenza della roulette o a ripassarne le regole, può farlo attraverso le guida online messa a disposizione degli internauti sul sito dell’operatore Betway, dove vengono analizzate le origini del gioco, così come le regoli principali e le diverse varianti disponibili sulla piattaforma.

Dopo aver imparato delle regole dei giochi sarà il momento di scegliere il sito giusto dove giocare. Cerchi recensioni di Casinò online? Casino-it.org è probabilmente uno dei migliori siti di comparazione casinò che puoi trovare in rete. Buon divertimento.

Smart-Working

E poi c’è il lavoro. Lo “smart working” (detto anche lavoro a distanza, o telelavoro) sta diventando un metodo molto diffuso anche in Italia. Come spiega in un’intervista su Forbes Monica Magri, HR & Organization Director di The Adecco Group Italia: “Lo smart working però è molto più che la possibilità di lavorare in un luogo diverso per favorire la conciliazione tra vita professionale e privata”. Il lavoro a distanza, infatti, “implica un nuovo approccio manageriale che si fonda su un patto di chiarezza con i collaboratori e che consente una maggiore autonomia e flessibilità nella scelta di spazi, orari e strumenti di lavoro ma anche una diversa responsabilizzazione rispetto ai risultati”.

Che futuro ci aspetta?

“Tra una ventina o una cinquantina di anni, sarà possibile forse prendere una pillola blu per vivere un’esperienza allucinogena e poi una bianca per tornare alla realtà”. Queste parole riportate dall’Huffington Post, che ricordano il celebre film di fantascienza Matrix (1999) furono pronunciate dal Ceo di Netflix, Reed Hastings, qualche anno fa. E proprio Netflix è un altro esempio di azienda che, meglio di altre, ha saputo cogliere le grandissime opportunità di business offerte da Internet nell’industria dell’intrattenimento anche in Italia.

Non sappiamo se in futuro le nostre vite assomiglieranno davvero a quelle del celebre film scritto e diretto dai fratelli Andy e Larry Wachowski (vincitore di ben 4 premi Oscar). Di sicuro, fanno riflettere le parole di un altro grande protagonista della rivoluzione digitale: Jeff Bezos, il fondatore di Amazon. A 56 anni, conta oggi con un patrimonio da oltre 90 miliardi di dollari ed è tra le cinque persone più ricche del pianeta. Più che chiederci che cosa cambierà, dice Bezsos, dovremmo chiederci: “Cos’è che non cambierà nei prossimi 10 anni?”.

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