Coronavirus: Unipd, dalla quarantena di Wuhan all’Italia, studentessa discute tesi via Skype

Padova, 13 feb. (Adnkronos) – “L’unica cosa di cui dobbiamo aver paura, è la paura stessa”. E Wenfang Cao, dottoranda dell’Università di Padova, ha seguito alla lettera quanto scriveva commentando il messaggio su WeChat del rettore Rosario Rizzuto: ieri ha infatti superato brillantemente la discussione sulla sua tesi di dottorato. Con una particolarità: Wenfang ha affrontato la prova via Skype. Originaria di Wuhan, infatti, era tornata a casa per trascorrere un periodo di vacanza, quando è scoppiata l’emergenza dell’epidemia di Coronavirus. Ma la dottoranda cinese non si è persa d’animo: pur seguendo alla lettera le prescrizioni mediche, molto rigide, per evitare il contagio, è riuscita a completare il suo lavoro e a sostenere con successo la discussione, a distanza, non potendo infatti lasciare il Paese.
“Un segnale di speranza e di forza d’animo. Nonostante la situazione oggettivamente difficile, Wenfang Cao ci dimostra come la conoscenza non abbia limiti, leva per superare ogni ostacolo – afferma il rettore dell’Università di Padova, Rosario Rizzuto –. Nella ricerca c’è la chiave per migliorare il futuro del pianeta: alla nostra dottoranda vanno i complimenti di tutta la grande comunità dell’ateneo patavino. Ribadisco il messaggio che ho voluto mandare a nome dell’Università di Padova al popolo cinese: siamo loro vicini e pronti ad affrontare insieme questa emergenza sanitaria, che in un mondo iper-connesso come il nostro non può che essere globale”.
Supervisore della tesi di dottorato di Wenfang Cao è il Professore Paolo Tarolli: “Wenfang Cao è stata una dei miei studenti più brillanti, il suo carico di energia, posività, entusiasmo, e soprattutto curiosità lo porterò sempre con me – afferma Tarolli – Un onore per me averla affiancata in questo cammino di tre anni. Mi ricordo ancora il nostro primo incontro nella giornata di benvenuto dei nuovi studenti di dottorato. Si è avvicinata e mi ha chiesto quali fossero le tematiche di punta della mia ricerca, io gli risposi l’impatto dell’attività dell’uomo sul nostro pianeta e sua quantificazione a scala globale. Lei mi rispose “molto interessante, ho un background diverso dal suo, ho studiato economia, magari potrei arricchire questo argomento offrendo un diverso punto di vista”. E fu così che tutto iniziò, un cammino che ha avuto anche difficoltà e momenti di smarrimento, ma che alla fine si è concluso con il migliore dei risultati”.
Wenfang Cao, 28 anni, studentessa di dottorato con borsa di studio del China Scholarship Council (CSC) presso il Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali (Scuola di Dottorato Land Environment Resources and Health – LERH) dell’Università degli Studi di Padova, ha discusso la sua tesi di dottorato dal titolo ‘The quantification of the socio-economic impact on geomorphology’. Di fatto Wenfang ha analizzato l’Antropocene, l’epoca geologica attuale, in cui l’ambiente terrestre, nell’insieme delle sue caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche, viene fortemente condizionato su scala sia locale sia globale dagli effetti dell’azione umana.
Nello specifico, la tesi di Wenfang ha trattato la quantificazione dell’impatto dello sviluppo socio-economico, nel corso del tempo, sulla morfologia della Terra a scala regionale e globale mediante l’impiego di big data da remote sensing. Lo scopo è stato dimostrare, su base statistica, come l’attività dell’uomo abbia causato, sin dagli inizi della rivoluzione neolitica, sempre più evidenti (irreversibili?) modifiche territoriali e strutturali al nostro pianeta, a tal punto che ora essa potrebbe essere paragonata all’azione di un agente geologico, un concetto abbastanza rivoluzionario nella comunità scientifica delle geoscienze. Un tema di grande importanza e impatto.

(Adnkronos)