Venezia: espulsione e accompagnamento al CPR di Gradisca di un marocchino (2)

(Adnkronos) – Nel 2018 aveva tentato nuovamente un’aggressione ai danni della ex compagna, minacciandola con un taglierino in strada: anche in tale occasione la Polizia di Stato era riuscita tempestivamente a rintracciare il soggetto, grazie alla descrizione fornita dalla vittima. Al termine di un fulmineo inseguimento e una violenta colluttazione con i poliziotti, viene arrestato. Alla luce della nuova aggressione, il Gip ha deciso quindi di aggravare la misura cautelare sostituendo il divieto di dimora con la custodia cautelare in carcere.
Nell’ottobre del 2018 aveva collezionato una nuova denuncia da parte del Commissariato di Mestre per sequestro di persona e rapina ai danni del parroco della chiesa dell’Annunziata di Campalto, che già conosceva il magrebino per avergli donato, in passato e in più di una occasione, piccole somme di denaro. Le richieste di denaro si erano però fatte sempre più insistenti e i toni sempre più minacciosi, costringendo in un’occasione il parroco a barricarsi nella propria abitazione adiacente alla chiesa. Fino al 10 ottobre, quando il marocchino aveva deciso di passare dalle minacce ai fatti, presentandosi in chiesa armato di pistola, ordinandogli di consegnargli dei soldi e, nell’occasione, portando via anche le offerte dei fedeli. Da qualche mese aveva fatto perdere le sue tracce, fino ad oggi, quando è stato rintracciato dalle Volanti e trattato dalla Squadra Espulsioni dell’Ufficio Immigrazione con decreto di espulsione a firma del Prefetto e contestuale ordine del Questore di accompagnamento al C.P.R. di Gradisca.
Destinatari di decreto di espulsione con intimazione a lasciare il territorio nazionale entro il termine di 7 giorni anche altri due uomini, originari rispettivamente del Marocco e della Tunisia. In particolare, il secondo è un soggetto gravitante in area via Piave e già noto alle forze di polizia per i reati di resistenza a pubblico ufficiale, violenza, lesioni personali. Destinatario di provvedimento di trattenimento del passaporto, invece, un cittadino albanese, controllato, nel corso dei servizi di contrasto alla criminalità in zona stazione, dalla Polizia Ferroviaria di Venezia. Tali risultati sono stati possibile grazie all’ottima sinergia fra gli Uffici della Polizia di Stato della provincia veneziana.

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