Pfas: Veneto, si amplia in Piano di Sorveglianza Sanitaria, 72.100 invitati allo screening (3)

(Adnkronos) – Gli esperti della Regione hanno valutato 12 diversi tipi di sostanze Pfas su 37.158 persone, rilevando che, con il passare del tempo della chiamata (il momento in cui viene fatto il prelievo), le concentrazioni si riducono.
Valutando gli andamenti per le concentrazioni mediane di PFOA, PFOS e PFHxS in base alla durata della residenza nell’area rossa, risalta una netta crescita delle concentrazioni nel siero con l’aumentare del tempo trascorso nell’area identificata. Gli adulti (con più di 14 anni) residenti nell’area rossa A presentano inoltre concentrazioni mediane sieriche di PFOA, PFOS e PFHxS quasi doppie rispetto a quelli residenti nell’area rossa B. Più contenuta è la differenza nei soggetti pediatrici. In generale, le concentrazioni sieriche sono maggiori nei maschi rispetto alle femmine. Tale differenza si annulla nell’età pediatrica, il che, secondo gli esperti, avvalora l’ipotesi che il flusso mestruale rappresenti una via di escrezione dei Pfas nelle donne in età fertile. La presa in carico di secondo livello delle persone con i valori bioumorali alterati e presenza di Pfas, con l’attivazione degli ambulatori di medicina interna e di cardiologia, è stata già offerta a 24.000 persone.
La tutela sanitaria in atto comprende anche approfondimenti sulle patologie tiroidee. A partire da marzo 2019, le donne residenti nell’area rossa A, nate tra il 1989 e il 1998, che abbiano presentato agli esami di primo livello concentrazioni di PFOA e/o PFOS superiori al valore di riferimento, sono state invitate ad eseguire un’ecografia tiroidea gratuita. Su 1.428 donne eleggibili, 1.077 sono state invitate dall’Ulss 8 Berica a effettuare un’ecografia tiroidea al 30 di novembre. Di queste, 831 (77%) hanno aderito all’invito e in 671 casi (81%) il referto non ha rivelato patologie, mentre in 160 casi (19%) il referto è risultato patologico o dubbio, per cui sono stati richiesti esami bioumorali di approfondimento e una visita internistica presso l’ambulatorio Pfas di secondo livello.

(Adnkronos)