Ambiente: da Regione Veneto pronto modello previsionale piene dei fiumi (2)

(Adnkronos) – “Si parte da una previsione meteo a misura fatto dalla Regione attraverso Arpav e poi, man mano che ci si avvicina all’evento previsto, c’è una fase di interazione fra dato previsto e dato osservato – ha spiegato il professor Luigi D’Alpaos, accademico dell’Università di Padova e luminare della difesa idraulica che ha visto nascere e segue tutt’ora il progetto a capo dell’equipe di altri due docenti e tre ricercatori – stiamo parlando di una cascata di strumenti a disposizione della Regione del Veneto per gestire le emergenze fluviali, capace di garantire informazioni molto utili anche nel campo della pianificazione”.
Il modello è stato messo a punto fino ad oggi per quanto riguarda tre bacini idraulici del Veneto: Brenta-Bacchiglione, Piave e Muson dei Sassi. Obiettivo è quello di estenderlo a tutti i bacini fluviali. “È stato particolarmente utile durante Vaia – ha sottolineato l’assessore – ad esempio i dati forniti ci hanno detto come gestire i bacini del Brenta Bacchiglione. Ad esempio ci hanno consentito di gestire il bacino del Corlo per evitare di mettere a rischio le popolazioni rivierasche e il ponte di Bassano”.
“La Regione dal 2013 ha investito già quasi 900 milioni per opere di difesa idraulica in tutto il Veneto attraverso quello che è denominato ‘piano D’Alpaos’ – ha concluso Bottacin – e lì abbiamo previsto di investire risorse anche sugli strumenti previsionali come IMAGe. Questo strumento consente di prendere decisioni strategiche tipo l’evacuazione di intere popolazioni con adeguato supporto scientifico”.

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