200 MORTI PREMATURE A PADOVA: “E’ ORA DEL ROAD PRICING”

08/01/2020

Che le polveri sottili siano dannose per la salute è un fatto arcinoto. “Lo testimonia – dichiara Lucio Passi, responsabile politiche antismog di Legambiente –   la correlazione tra l‘aumento degli accessi in pronto soccorso per problemi respiratori  e i  picchi di PM10 rilevati a Padova in questi giorni: evento registrato anche in passato. “Purtroppo poi ci sono i danni connessi all’esposizione cronica alle micropolveri (e Padova supera il limite di legge annuale da diciannove anni consecutivi). Provoca costrizioni bronchiali, aggrava malattie respiratorie croniche (asma, bronchite, enfisema), danneggia il sistema cardiovascolare, fino ad indurre neoplasie. In Italia si stimano da 120 a 130  morti in più ogni 100.000 abitanti causate dallo smog, in particolare dalle le polveri sottili (Pm10, Pm2,5). A Padova dunque si possono stimare  200 morti premature ogni anno: vengono i brividi se si pensa quanti sono stati i decessi prematuri negli ultimi vent’anni”.

“Alla luce di questa situazione drammatica – continua Passi – è ora di prendere il toro per le corna. Va diminuito subito e permanentemente il traffico (fonte principale delle polveri sottili in città) è questo si può fare dando alternative all’uso dei mezzi privati, Ovvero potenziando i bus e aumentandone le frequenze (tutti gli studi dicono che portare l‘attesa a 5-7 minuti rende estremamente appetibile l‘uso del trasporto pubblico). Ma servono ingenti risorse per farlo. Se è doveroso da parte degli enti pubblici investire di più,  Legambiente propone  un modo per reperire rapidamente le risorse necessarie: il road pricing. Si tratta di applicare un ticket ai mezzi più inquinanti che entrano all’interno del cerchio delle tangenziali, ottenendo così due risultati: potenziare i bus e contemporaneamente diminuire il traffico in città (con una diminuzione di 200-250 mila spostamenti sui mezzi privati sui complessivi 800 mila giornalieri). Uno studio commissionato da Telerete nel 2014 che entra nel dettaglio, conferma che a Padova sarebbero ingenti le risorse per far fare un vero salto di qualità al trasporto pubblico applicando questa proposta”.

“Per fare  il road pricing – spiega l‘esponente di Legambiente – bisogna allestire parcheggi scambiatori in corrispondenza dei varchi di entrata previsti nella zona tariffata per permettere a chi sceglie di non pagare il ticket di utilizzare agevolmente il mezzo pubblico. Ovviamente le tariffe per entrare in città dovranno essere più care dei relativi spostamenti su mezzi pubblici proprio per disincentivare l‘utilizzo del mezzo privato. Ma serve anche che il servizio pubblico offra sconti e facilitazioni per chi opterà per il medesimo nell’area del road pricing.

Nelle città dove è stato adottato il road pricing diminuiscono incidentalità stradale e smog, quest’ultimo fino al  trenta per cento. L’ incidentalità invece diminuisce praticamente in maniera parallela alla diminuzione del traffico.”.

“E’ ora  – conclude Passi – di aprire un dibattito serio in città su questa proposta. Un dibattito, lo sottolineo: Legambiente vuole discutere,  non imporre decisioni, ma trovare soluzioni condivise, basate su dati concreti”.

Categoria: smog | comunicati stampa      

(Legambiente Padova)