Teatro: manoscritto inedito del ‘primo’ goldoni ritrovato alla biblioteca di dresda

Venezia, 7 gen. (Adnkronos) – Il Goldoni della commedia dell’arte prima del nuovo teatro riformato, il Goldoni meno conosciuto e poco documentato, riemerge da un manoscritto inedito della commedia Il cavaliere e la dama ritrovato da Riccardo Drusi (Università Ca’ Foscari) presso la SächsischeLandesbibliothek di Dresda. Si tratta di un manoscritto settecentesco in una redazione diversa da quella stampata e che rispecchia, con ogni probabilità la forma più vicina al testo inizialmente concepito per la rappresentazione.
“Se infatti nelle edizioni a stampa – ci spiega Riccardo Drusi, docente di Letteratura italiana presso il Dipartimento di Studi Umanistici – l’autore si premura di dichiarare che, rispetto all’originale portato in scena nel 1749, ha proceduto alla sostituzione delle maschere dialettali con altrettanti personaggi che parlano in lingua, la redazione di Dresda vede invece agire Pantalone, Arlecchino, Brighella, ciascuno nell’idioma che gli è più tipico. Insomma, già per queste varianti, il manoscritto appare come un tassello molto importante per ricostruire quelle fasi più remote della scrittura goldoniana che l’autore stesso efficacemente occultò in nome della sua ‘riforma’ teatrale”.
La riforma del genere teatrale della commedia da parte di Carlo Goldoni consistette principalmente, nella stesura per intero dei dialoghi (contro la consuetudine del “Teatro dell’Arte” di fornire agli attori canovacci su cui improvvisare le battute) e nella abolizione delle maschere (avvertite come inverosimili nella fissità dei rispettivi ruoli). A tali convinzioni Goldoni approdò tuttavia progressivamente, e dopo aver almeno in parte condiviso le precedenti esperienze di scrittura per le compagnie professioniste.

(Adnkronos)