“In 5 delle 6 stazioni di rilevamento Arpav di Padova il Pm10 ha già raggiunto o superato il numero di giorni inquinati oltre il limite di legge (50 microgrammi per metro cubo nelle 24 ore) totalizzato in tutto il 2018. Lucio Passi, responsabile politiche antismog di Legambiente Padova fornisce i dati (VEDI TABELLA ALLA FINE).

“Martedì 17 dicembre 2019 all’Arcella sono stati rilevati 60 giorni di superamento. Tanti quanti ne furono registrati al 31 dicembre 2018. Alla Mandria siamo a 57: a fine 2018 erano 60.  Più vistose le differenze rilevate dalle centraline di Padova Est.

A Granze sono stati registrati 67 giorni di superamento contro i 63 di tutto il 2018. In via Internato Ignoto i giorni sono 65 contro 61. In via Carli sono 53 contro 47. In un anno, per legge non possono essere più di 35, ma tutta Padova continua a superare questa soglia da 19 anni.

“Nel 2019 – continua Passi – l’aria a Padova est ha marcato differenze ancor più vistose con l’anno scorso, per quanto riguarda l’inquinamento “estivo” da Ozono.  La centralina di via Internato Ignoto nel  2019 ha rilevato 55 giorni di sforamento contro i 24 del 2018. Quella di via Carli nel 2019 ha registrato 57 giorni contro i 30 del 2018 (Granze non rileva l’Ozono). I giorni di superamento tollerati dalla legge per l’ozono non possono essere più di 25 l’anno”.

“E’ noto – ricorda l’esponente di Legambiente – che a livello urbano la fonte principale di Pm10 e Ozono deriva dai tubi di scappamento, checché si ostinino a dichiarare settori dei commercianti padovani, asserendo che il Pm10 prodotto dalle auto non raggiungerebbe il 15%. Li smentiscono i più recenti dati dell’ARPAV: a Padova è il trasporto su strada il primo produttore di polveri sottili, che con il 30% supera tutti gli altri settori. Senza contare il “particolato secondario”.

PM10 A PADOVA

Centraline Arpav	Giorni di superamento del limite al 17 DICEMBRE 2019	Giorni superamento del limite al 31 DICEMBRE 2018
Arcella	60	60
Via Internato Ignoto	65	61
Via Carli	53	47
Granze	67	63
Mandria	57	60