Sanità: in Veneto caccia ai tumori ereditari di mammella e ovaio prima che si presentino

Venezia, 9 dic. (Adnkronos) – Le donne e gli uomini veneti portatori di una mutazione genetica (BRCA 1 e BRCA 2) che li rende particolarmente esposti al rischio di contrarre un tumore, principalmente alla mammella e all’ovaio, dal primo gennaio 2020 saranno esentati dalla compartecipazione alla spesa sanitaria e potranno sottoporsi a percorsi specifici e molto approfonditi come forma di screening avanzato. Lo ha deciso la Giunta regionale, su proposta dell’Assessore alla Sanità Manuela Lanzarin, che ha anche definito il percorso operativo clinico-diagnostico e il protocollo di sorveglianza. La spesa per erogare in esenzione le prestazioni previste ammonta a 400 mila euro l’anno e, per il 2020, è già stata stanziata.
I tumori ereditari della mammella e dell’ovaio sono malattie genetiche in cui la predisposizione del soggetto allo sviluppo della neoplasia si trasmette di generazione in generazione e la penetranza della malattia negli individui predisposti è elevata e varia, per i geni BRCA 1 e BRCA 2, dal 60% all’80% per i tumori alla mammella; dal 10% al 40% per quelli all’ovaio e dall’1% al 7% per i tumori della mammella negli uomini.
“Sono tutte persone ad altissimo rischio di contrarre la malattia – fa notare la Lanzarin – e un sistema sanitario avanzato come quello Veneto ha il dovere di fare tutto il possibile perché ciò non accada. I nostri esperti hanno elaborato dei protocolli rigorosissimi, grazie ai quali contiamo di poter salvare molte vite in più, con la prevenzione e la diagnosi precoce. E’ una nuova frontiera che varchiamo, oltre la quale c’è l’ambizione, scientificamente supportata, di scovare un tumore anche dove ancora non c’è, ma dove ci sono moltissime probabilità che si possa presentare. Sono orgogliosa di questa scelta – conclude la Lanzarin – che conferma l’assoluta attenzione della Regione alla salute delle donne e a malattie che per loro possono diventare veri incubi”.

(Adnkronos)