Venezia: acqua alta, avvocati ‘servono interventi urgenti per danni a uffici giudiziari’

Venezia, 6 dic. (Adnkronos) – Gli avvocati veneziani chiedono “interventi straordinari e svincolati dal meccanismo del manutentore unico per gli uffici giudiziari andati in tilt con l’acqua alta del 12 novembre”. A poco più di venti giorni dalla marea record il presidente dei legali lagunari, Giuseppe Sacco, entra nel merito dei danni subiti dagli uffici giudiziari e dagli studi legali del centro storico: “Quello degli uffici giudiziari del centro storico – afferma Sacco – rappresenta una sorta di evento nell’evento perché, oltre ai danni ai beni artistici e alle varie attività cittadine, l’alta marea ha di fatto bloccato la giustizia. E il problema ha coinvolto anche la cittadella a piazzale Roma che ha subito l’allagamento completo di tutti i servizi collocati al piano terra. Ora, dopo il passaggio allo stato delle competenze di gestione degli edifici destinati ad uffici giudiziari, ogni intervento deve passare attraverso il sistema del manutentore unico, meccanismo attraverso il quale l’agenzia del demanio opera come decisore centralizzato della spesa per gli interventi manutentivi ordinari e straordinari. Chiediamo semplicemente di svincolarsi da questo meccanismo almeno per gli interventi di emergenza”.
Perché il manutentore unico allunga i tempi a dismisura, spiega: “Si passano intere mattine al telefono col demanio per sapere quando un determinato ufficio potrà essere rimesso in funzione – aggiunge Sacco – e siamo in una situazione in cui la parte telematica della Procura della Repubblica, ancora oggi, non è performante avendo subito l’allagamento di tutta l’infrastruttura digitale. Il punto è che la Procura non si può fermare: al massimo si possono rinviare le udienze. Ma l’attività di indagine, i collegamenti tra Procura della Repubblica, Guardia di finanza, Carabinieri e Polizia non possono arrestarsi mai. Non credo che Milano o Roma si possano permettere lo stop anche di un solo giorno delle attività di indagine: Venezia ha la stessa dignità delle altre grandi città”.
“Servono, e in questo siamo fianco a fianco con la magistratura, interventi urgenti che prescindano da quelle che sono le manutenzioni ordinarie: non è pensabile, ripeto, che si debba passare per il portale del manutentore unico del ministero che prevede, in base alle priorità assegnate ai lavori da eseguire, tempi che vanno da uno a due anni – sottolinea – Anche perché ci sono lavori programmati nel 2017 che dovevano essere eseguiti nel 2019 e che non sono ancora iniziati”.

(Adnkronos)