Sanità: Veneto aiuterà la Calabria a riorganizzare la chirurgia (2)

(Adnkronos) – “Il significato di questo progetto – aggiunge Zaia – è enorme perché si sostanzia in solidarietà concreta tra Regioni, con i fatti, non a parole. Quella stessa solidarietà che non mancherà, anzi potrebbe anche ampliarsi, con l’autonomia. La nostra visione di autonomia, infatti, è quella di una riforma grazie alla quale tutti possano crescere, a cominciare da quelli più indietro, con buona volontà e con l’aiuto di chi è più avanti. Il resto sono chiacchiere, come l’Italia di serie A e serie B, la secessione dei ricchi e stupidaggini annesse e connesse. E se anche con il nostro aiuto la Calabria potrà migliorare le sue performance e i suoi cittadini potranno ricevere cure migliori, obbiettivo su cui non ho dubbi, sarà un gran giorno per tutta Italia”.
“L’Azienda Ospedaliera di Padova è una garanzia – aggiunge l’Assessore alla Sanità Manuela Lanzarin – ma il mio assessorato e tutti i nostri bravi tecnici sono a disposizione per contribuire, se necessario, alla miglior riuscita di questa operazione. Dicono che siamo egoisti e che lucriamo sui viaggi della speranza dal sud verso il nord – aggiunge – e invece è il contrario. Non solo non lucriamo perché riceviamo esclusivamente i rimborsi delle drg in vigore in Veneto, ma saremo i primi a essere felici se, dopo questi 18 mesi, vedremo diminuire il numero di pazienti calabresi che si rivolgono a noi per le cure”.
L’Accordo prevede che la Regione Veneto svolga un’attività di indirizzo in coordinamento con il Ministero della Salute nell’ambito di specifici incontri. L’AO di Padova, come soggetto attuatore, si impegna, tra l’altro, a svolgere attività di pianificazione e gestione; a mettere a disposizione materiali, competenze e professionalità per sperimentare il modello organizzativo per le attività di chirurgia per setting assistenziali e intensità di cura già attuato in veneto, in altre Aziende sanitarie calabresi, in particolare riferimento alle Aziende Hub e al coordinamento dei Centri Spoke; a svolgere formazione e supporto in loco al personale locale con incontri e seminari; a predisporre report che evidenzino distintamente l’andamento delle attività progettuali; a partecipare a incontri di coordinamento presso il Ministero e la Regione Calabria. Tutti i dati elaborati e raccolti saranno caratterizzati dal massimo riserbo.

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