Padova: apre domani ‘l’egitto di belzoni, un gigante nella terra delle piramidi’ (2)

(Adnkronos) – L’esploratore che ha ispirato George Lucas per il suo Indiana Jones. È questa l’occasione per raccontare in modo suggestivo la vita eccezionale di un personaggio che, partito dalle oscure vie del Portello, ha trascorso alcuni anni in Inghilterra per poi proiettarsi – a partire dal 1815 – sugli appassionanti scenari della civiltà dell’Egitto, allora quasi del tutto sconosciuta in Europa. Un personaggio unico che ha affascinato anche il grande cineasta George Lucas nel creare l’Indiana Jones dei Predatori dell’arca perduta (1981). La mostra racconta l’Egitto all’epoca Belzoni, ma anche l’Egitto della civiltà faraonica che, grazie al nostro infaticabile esploratore, iniziava a svelare i suoi segreti. Centrale è la narrazione sul personaggio, sulla sua eccezionalità, sulla sua acutezza intellettuale.
Ricostruzioni di ambienti, tecnologia digitale ed effetti speciali si snodano lungo il percorso espositivo, il cui filo conduttore è costituito dai tre viaggi compiuti da Belzoni lungo il Nilo tra il 1816 e il 1818: in tal modo al visitatore sarà possibile rivivere l’emozione della scoperta. Veri protagonisti sono però i reperti archeologici, prestati da prestigiose Istituzioni italiane e straniere: Belzoni, padovano, ha contribuito in modo fondamentale alla creazione della collezione egizia del British Museum di Londra e di altre collezioni europee.
Il percorso racconta la vita del “grande Belzoni” alternando sistemi di visita tradizionali, con teche e pannelli esplicativi, a momenti di grande impatto emotivo con il ricorso a tecnologie innovative, effetti multisensoriali e multimediale a effetto immersivo. Ricostruzioni ambientali e ricostruzioni evocative di oggetti di grandi dimensioni in scala reale suggeriscono l’entità delle imprese belzoniane anche dal punto di vista tecnico. Il percorso espositivo diventa a tratti uno spazio scenico che coinvolge il visitatore in spettacoli teatrali e in giochi d’acqua virtuali; uno spazio in cui l’alternarsi di passaggi stretti e labirintici, evocativi del percorrere cunicoli all’interno delle sepolture, e di spazi più ampi suscita continuamente il desiderio vedere che cosa accadrà dopo. Il percorso è arricchito da postazioni multimediali interattive, con monitor touch screen, per approfondimenti su temi specifici.

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