Venezia: marito violento arrestato dai carabinieri a Spinea

Venezia, 21 ott. (Adnkronos) – Ancora un arresto per il contrasto alla violenza domestica, in base alla “nuova” normativa a tutela della parte debole in famiglia con l’applicazione del “Codice Rosso”: i Carabinieri del Comando Stazione di Spinea hanno arrestato in flagranza di reato di “Atti persecutori” insieme a violazione di domicilio 32enne di nazionalità moldava, resosi responsabile di numerosi, reiterati e quasi ossessivi episodi rientranti nella specifica fattispecie di reato.
Anche in questo caso la tipologia della condotta dell’uomo è purtroppo tipica ed abbraccia una casistica molto ampia; si va dalle molestie telefoniche – sia con chiamate che con messaggi di testo che diventano sempre più ossessivi anche in orario notturno, quasi sempre inviati nella speranza di riallacciare un rapporto le cui fila si sono irrimediabilmente deteriorate o per ripicca – ad un’azione fisica di disturbo, con pedinamenti, presenza frequente sotto casa o fuori da luoghi di lavoro, fino a passare alle minacce di passare alle “vie di fatto”. Il caso era già all’attenzione dei Carabinieri che nelle settimane passate avevano raccolto le segnalazioni della donna, intervenendo anche presso il suo domicilio perché si temeva che l’uomo desse seguito alle minacce presentandosi a casa.
Un nuovo intervento nel fine settimana ha portato all’arresto a Spinea dell’ex compagno che aveva così ridotto la ex compagna in un regime di semi-terrore, condito con minacce telefoniche e persecuzioni, poiché non si rassegnava alla fine della relazione sentimentale. L’uomo, sconvolto dall’assunzione massiccia di alcolici, sabato sera si è presentato a casa e suonando insistentemente il citofono per farsi aprire, svegliando tutto il condominio. Qualcuno ha avuto fortunatamente la prontezza di chiamare il 112, il cui operatore ha fatto intervenire immediatamente la pattuglia della Stazione che ha sorpreso l’uomo già entrato nel condominio, in piena crisi di ira. Le manette sono così scattate ai polsi dell’esagitato in base alla nuova e più stringente normativa, con immediato allontanamento e successiva messa a disposizione del magistrato.

(Adnkronos)