Teatro: Zaia, ‘Ministero assegni il Fus sulla qualità non su spesa storica’

Treviso, 19 set. (AdnKronos) – “Ci definirono persino barbari accusandoci di voler chiudere il Teatro di Treviso. Oggi siamo qui a presentare un rilancio senza precedenti, con il Mario Del Monaco inserito da luglio nella rete virtuosa del Teatro Stabile del Veneto e con un cartellone 2019-2020 di estrema qualità, oltre che innovativo. Come dico sempre, forse correndo da soli si fa più strada, ma facendo squadra si arriva più lontano. Regione Veneto, Comune di Treviso, Teatro Stabile del Veneto e Teatro di Treviso hanno saputo unire le forze e questa nuova offerta culturale di strada ne farà tantissima. Di certo Treviso sta vivendo un nuovo rinascimento”. Lo ha detto il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, intervenendo, oggi a Treviso, alla presentazione della nuova stagione della stagione di prosa, danza e lirica 2019/2020 del Teatro Mario Del Monaco di Treviso, assieme, tra gli altri, al Sindaco di Treviso, Mario Conte, al Presidente del Teatro Stabile del Veneto, Giampiero Beltotto, e al Direttore, Massimo Ongaro.
Il cartellone 2019-2020, accompagnato dal logo “Una Stagione Spaziale” raffigurante un astronauta ritratto con, sullo sfondo, la platea e il palco del teatro, conta su 25 titoli per oltre 50 serate di spettacolo e tante novità in arrivo nei prossimi mesi. La stagione sarà aperta il 25 ottobre con la messa in scena di Madama Butterfly con l’Orchestra Filarmonica Marchigiana. La stagione teatrale partirà con Marco Paolini che, da 22 al 24 novembre, torna sul palcoscenico trevigiano con il suo ultimo spettacolo, “Nel tempo degli dei” per parlare dell’oggi attraverso il mito di Ulisse. E poi tanti grandi nomi, come Umberto Orsini, Sebastiano Lo Monaco, Ale e Franz, Giorgio Alberti e Barbara Bobulova, Corrado Abbati, e le registe e attrici Serena Sinigaglia e Teresa Mannino.
“Anche se nella classificazione dei teatri a Roma non se ne sono accorti, ma faremo in modo che rimedino in fretta – ha detto poi Zaia – questo è un cartellone di caratura nazionale. Accettiamo la competizione nazionale nella quale sapremo dire la nostra in termini di qualità e di organizzazione, augurandoci che il Ministero, assegnando il Fondo Unico per lo Spettacolo, voglia tenere conto della qualità e non della spesa storica”.

(Adnkronos)