Veneto e prostituzione online: cosa raccontano i dati di Escort Advisor?

Senza dubbio il Veneto è tra le regioni più attive quando si parla di prostituzione. Negli scorsi mesi infatti, c’è stato il via libera della commissione consiliare del consiglio regionale alla proposta di legge per regolamentare il settore. Per il momento solo proposta rimane, ma è interessante come sia partita dal Veneto la campagna parlamentare per riaprire le case chiuse e istituire un albo che regolamenti la prostituzione.

Chi sono le “escort”

Si vuole arrivare insomma a considerare le escort come libere professioniste con il diritto a ricevere la giusta retribuzione, attraverso l’emissione di fattura con partita iva. Un tema che ha anche riaperto il dibattito nazionale sulle case chiuse. Quindi prostitute come lavoratrici autonome, tenute a rilasciare la ricevuta, a presentare la dichiarazione dei redditi, ad essere scritte in un apposito albo comunale e ad esibire un certificato medico, da rinnovare ogni mese.

Analizzando il territorio veneto forse si può capire il perchè. Al primo posto tra le province venete c’è Vicenza che con meno di 114.000 abitanti ha 365 escort attive online, pari a 3,21 ogni 1.000 abitanti, risultando al 6° posto assoluto in Italia nella classifica delle province sex workers ogni 1.000 abitanti. Questo è quello che emerge dai dati forniti dal sito Escort Advisor, il primo sito di recensioni di escort e incontri per adulti in Europa.

Verona accompagna ai suoi residenti anche 1,74 escort ogni 1.000 abitanti (più o meno la media nazionale), posizionandosi al 9° posto assoluto in Italia per il numero di professioniste attive online, mentre Venezia abbina a quasi 260.000 abitanti solo 1,13 escort ogni 1.000. Infine Padova con 207.245 abitanti e 381 sex workers, registra 1,84 escort ogni 1.000 abitanti

Il numero delle escort è calcolato grazie al motore di ricerca di Escort Advisor che indicizza ogni giorno tutte le inserzioni di escort in Italia per permettere ai propri utenti di scrivere le proprie recensioni.

Chi sono i “clienti”?

Con lo stesso metodo si è potuto evidenziare anche le fasce di età più “lussuriose” della regione. Sono in una fascia d’età compresa tra i 35 e i 44 anni i più frequentatori del Veneto. Una fascia d’età interessante se si pensa che da sola ricopre il 26% del totale, in competizione con il 25% che va dai 25 ai 34 anni. Fasce d’età giovani che indicano anche una tendenza sociale verso a questo tipo di rapporti a pagamento. Al terzo posto la fascia d’età dai 45 ai 54 anni (21%), seguito dal 13% dei 55-64enni, 8% se si parla di over 65 e 6% tra i giovani di 18-24 anni.

Da questa tendenza si evidenzia che la fascia d’età che va dai 25 ai 40 anni sia la maggior fruitrice del sesso a pagamento.

Dovremmo forse tenerne conto quando pensiamo a come regolamentare il settore?

 

 

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