Il futuro dei Bitcoin

Il 3 gennaio 2019 si è festeggiato il 10° anniversario di Bitcoin e le domande ed i dubbi sul suo futuro si moltiplicano. Sui Bitcoin esistono le opinioni più disparate e contrastanti: economisti, imprenditori, broker che si occupano di CFD trading, così come milioni di altre persone si sono fatti negli anni la propria idea, più o meno basata sui fatti. Alcuni dicono si tratti un’illusione, mentre altri, come Elon Musk, fondatore di PayPal e Tesla, lo considerano un’innovazione brillante e geniale. Quindi, qual è il futuro del Bitcoin? Bitcoin rimarrà il re delle criptovalute? I nuovi progressi nella blockchain porteranno alla sua adozione di massa? Cerchiamo di fare chiarezza.

Bitcoin è una bolla che sta per scoppiare?

Per dieci anni, i media hanno dipinto il Bitcoin, e le criptovalute in generale, come una bolla che sta per scoppiare. Ma la verità è che il Bitcoin continua ad essere presente e, addirittura, nuove criptovalute stanno nascendo. Come mai? La verità in questo caso è semplice: Bitcoin sta vivendo gli stessi cicli di aumento e ribasso che ogni nuova tecnologia e asset class sperimenta.

Internet stesso ha inizialmente vissuto questa stessa situazione. Le azioni delle società dotcom sono inizialmente aumentate fino al 1000% su base regolare, poi tutto è crollato. Ma alla fine stiamo ancora usando internet, no? E addirittura più di prima.

Anche il settore immobiliare, considerato dalla maggioranza delle persone come l’investimento più sicuro, ha vissuto un ciclo drammatico, con un andamento – in Italia – che ancora adesso è negativo. Ma comunque le case si comprano e vendono ancora, no? Il futuro del Bitcoin potrebbe quindi essere lo stesso di quello di Internet e degli immobili. Un mercato estremamente volatile al momento, perchè giovane.

Bitcoin è una tecnologia che si evolve

Molti accusano Bitcoin di essere troppo lento per essere utilizzato come valuta. Sicuramente è più lento di VISA, Mastercard e altri sistemi di pagamento elettronici centralizzati. Pagare con le carte di credito richiede pochi secondi e la rete può gestire i pagamenti in tutto il mondo 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Tuttavia, sebbene Bitcoin sia anch’esso accettato in tutto il mondo, la conferma del pagamento richiede in media 10 minuti. Inoltre, considerato il TPS – numero di transazioni al secondo – VISA è in grado di gestire circa 1700 TPS, mentre Bitcoin ha un limite di 7 TPS. Questo argomento è stato usato da molti critici nel corso degli anni come motivazione principale per la fine del Bitcoin.

Bisogna però considerare che Bitcoin e la sua tecnologia di base, la blockchain, hanno solo 10 anni di vita. Vogliamo ricordare com’era Internet quando aveva solamente 10 anni, nel 1989? Per utilizzarlo, bisognava munirsi di un modem collegato alla linea telefonica che emetteva sconcertanti rumori striduli ed impediva l’uso del telefono allo stesso tempo. Non c’è da stupirsi quindi che i media in quell’epoca fossero convinti che Internet non sarebbe mai durato. E avrebbero avuto pienamente ragione, se Internet non si fosse evoluto nel tempo. Ma tutti sappiamo come sono andate le cose.

Qual è quindi la verità sul futuro dei Bitcoin?

10 anni dopo la sua nascita, Bitcoin è ancora vivo. Certo, potrebbe non esistere più tra 20 anni. Forse altre criptovalute monopolizzeranno il mercato o, addirittura, altre alternative e nuove tecnologie che ora non riusciamo neanche a pensare lo faranno.

Cameron Winklevoss di Gemini ha predetto che il prezzo di Bitcoin salirà ancora e John Pfeffer, ne è convinto: “Bitcoin è il primo candidato praticabile a sostituire l’oro che il mondo abbia mai visto. Quindi, se Bitcoin diventa la riserva di valore non sovrana dominante, potrebbe essere il nuovo oro, o nuova valuta di riserva“.

Non è possibile prevedere il prezzo di Bitcoin con una certezza del 100%, ma una cosa è certa: le critiche contro Bitcoin non sono sempre giustificate. È una delle tecnologie più promettenti del 21° secolo, ma è ancora agli inizi. Diamogli quindi ancora un po’ di tempo.

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