Passaggio generazionale: alcuni consigli per garantire la continuità aziendale

Tutte le recenti indagini svolte sul tessuto industriale italiano dimostrano come le imprese familiari costituiscano la spina dorsale dell’occupazione e dell’economia italiana. Infatti, nel nostro Paese queste rappresentano più dell’85% del totale delle aziende, mentre in Europa le imprese famigliari rappresentano meno del 60% del PIL dei singoli Stati.

A fronte della grande produttività di queste aziende, esiste un momento particolarmente delicato e importante: il passaggio generazionale.

Con questo termine si è soliti identificare quel momento della vita di un’azienda a conduzione familiare in cui, ad una generazione di imprenditori ne segue una seconda. Questo fase di transizione costituisce un passaggio cruciale e l’esperienza insegna che spesse volte le imprese non sono riuscite ad assorbire con successo le modifiche imposte dal passaggio generazione. Le ragioni possono essere molte: perché il passaggio generazionale non è stato fatto, perché sono state scelte come “successori” le persone sbagliate; perché le persone giuste hanno seguito quanto fatto dalla prima generazione senza innovare ed adeguarsi ai tempi e alla internazionalizzazione; molto spesso perché il passaggio generazionale non è stato programmato nel tempo e non è stata creata una governance adeguata all’interno della famiglia e della impresa.

La “governance”, cioè le regole che disciplinano i rapporti di poteri (pesi e contrappesi) all’interno della famiglia e della impresa, è fondamentale nei passaggi generazionali in quanto molto spesso si tratta di organizzare il passaggio da un singolo imprenditore che ha creato l’impresa ai suoi figli e famigliari (che rappresentano una pluralità di interessi, talvolta molto distinti). Per queste ragioni è fondamentale poter fare affidamento su un team di legali e consulenti che sappiano consigliare e guidare la famiglia attraverso il passaggio.

 Che cosa è il passaggio generazionale

Il passaggio generazionale è una fase all’interno del ciclo vitale di un’azienda su quale incidono numerosi fattori, alcuni dei quali confliggenti. Spesso nei gruppi famigliari vi sono figli molto preparati che desiderano subentrare e ricevere il testimone dai fondatori – o dalla generazione precedente – animati dalle migliori intenzioni e dalla voglia di mettere in pratica anni di studi teorici. Altrettanto spesso vi sono famigliari meno preparati che vogliono comunque assurgere a ruoli manageriali ovvero altri famigliari che vogliono monetizzare senza dare continuità, ovvero semplicemente che volentieri si fanno da parte a fronte di della sicurezza di contropartite economiche.

A latere degli aspetti psicologici ed economici all’interno della famiglia vi sono le problematiche fiscali, giuridiche e amministrative che potrebbero rendere particolarmente ostica o gravosa questa fase aziendale. Per tutti questi aspetti è di fondamentale importanza l’assistenza di legali esperti che riescano a comporre e guidare gli eventuali dissidi famigliari al fine di garantire la giusta continuità aziendale – almeno in una prima fase – affinché gli andamenti produttivi e i flussi di lavoro non vengano rivoluzionati in maniera significativa.

Da questo punto di vista, assumono un ruolo cruciale i consulenti fiscali e gli studi legali tributari che possano garantire il giusto contributo nell’organizzare gli aspetti relativi alla governance degli assetti societari e ottimizzare i trasferimenti patrimoniali necessari per accontentare tutti i famigliari coinvolti nel passaggio generazionale.

Consigli per il passaggio generazionale

Il subentro di un nuovo membro della famiglia richiede una precisa valutazione delle alternative e delle modalità di ingresso nella compagine sociale e le linee guida per la direzione dell’impresa e la remunerazione degli altri famigliari. Oltre a questo genere di riflessioni è opportuno tenere presente tre consigli che potranno essere utili in una fase di analisi preliminare:

  • Possibilità di redigere patti parasociali: con il cambiamento delle persone che dirigono l’azienda, è spesso opportuna la stesura e sottoscrizione di patti parasociali, ovvero statuti sociali che regola i diritti e doveri tra i soci o i membri della famiglia. Questo genere di accordi, consente di assicurare continuità nei confronti della precedente gestione e mettersi al riparo da comportamenti scorretti di altri protagonisti aziendali.
  • Applicare una governance all’impresa: uno dei principali rischi che può essere scongiurato con l’instaurazione di una governance aziendale è la sovrapposizione tra questioni familiari e gestionali, definendo in maniera chiara il ruolo dei singoli famigliari, sia quelli coinvolti nel management dell’azienda sia quelli che restano all’esterno e che limitano i loro interessi agli aspetti patrimoniali.

Fin da queste prime indicazioni appare evidente quanto il passaggio generazionale debba essere gestito con cautela e precisione in ogni fase in cui si articola. Per queste ragioni – e molte altre – è opportuno rivolgersi ad un consulente societario e tributario esperto di questo settore che possa fornire la giusta assistenza e, al tempo stesso, illustrare le diverse possibilità che si presentano fornendo suggerimenti concreti. Se sei alla ricerca consulenza fiscale, AeA Tax Law è uno studio di avvocati e commercialisti che opera in tutto il Nord Italia e sapranno garantirti tutela e assistenza qualificata.

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