Ingenti danni per il maltempo in Veneto

170 gli interventi compiuti dai Vigili del Fuoco nel mese di maggio, causa il maltempo che si è abbattuto sulla regione. Fra le altre cose, si parla di grandine e gravi danni alle coltivazioni nelle aree di Verona e Padova, di neve in montagna, di un albero che ha interrotto la circolazione dei treni a Vittorio Veneto. Ad essere stato colpito con più frequenza è stato il Vicentino, che ha registrato fino a 80 interventi.

Nella serata del 12 maggio un albero è crollato sul binario che collega Vittorio Veneto con Belluno, impedendo la regolare circolazione di un convoglio con a bordo 65 passeggeri. Solo l’intervento dei vigili del fuoco ha potuto risolvere una situazione delicata che ha portato molti ritardi.

Forte interesse anche per quello che è successo nel Padovano, dove un albero di circa 200 anni è stato distrutto dal maltempo e le coltivazioni hanno subito danni ingenti. A questo proposito i tecnici di Coldiretti Padova, che si occupano della salvaguardia delle produzioni agricole, si sono espressi così: “se da una parte le piogge intense di questi giorni sono un toccasana dopo un inverno e un inizio primavera segnati dalla siccità, dall’altra registriamo dei disagi per gli agricoltori che devono lavorare in pieno campo e fare i conti con il terreno inzuppato dall’acqua, che rende difficoltoso l’accesso ai fondi agricoli”.

Una situazione problematica a quanto pare, perché diversi ettari di mais saranno da riseminare a causa degli allagamenti e a molte coltivazioni orticole e frutticole non sembra essere toccata sorte migliore.

In un contesto così complicato, in cui è consigliabile effettuare richieste di risarcimento mediante agenzie come Assisto.pro, è stato ritrovato anche un corpo senza vita. Dalle prime indagini pare possa appartenere a un agricoltore romeno di 23 anni, scomparso qualche settimana fa a Pozzolo, nel Mantovano, durante un’uscita in auto con dei connazionali. Il veicolo sarebbe scivolato nel canale Diversivo del Mincio e il giovane sarebbe rimasto impigliato in una delle chiuse. Al momento non si può però avere alcuna certezza per quanto riguarda l’identità del corpo, reso irriconoscibile dalla lunga permanenza in acqua.

Danni alle coltivazioni anche nel Veronese. Segnalati grandine e forti venti in buona parte della provincia, con la zona più colpita che risulta essere quella dell’Isola della Scala. A farne le spese molte coltivazioni di riso, tabacco e seminativi, con ingenti danni a orzo, grano e mais.

Infine, il maltempo ha colpito anche le catene montuose dolomitiche venete. In poche ore il suolo è stato ricoperto da uno strato di neve fresca che ha raggiunto i 34 centimetri ad Alleghe, i 20 sul Falzarego, i 23 a Misurina e i 16 a Cortina.

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