Appalti: cna veneto, da ‘sblocca-cantieri pmi ancora penalizzate

Venezia, 24 apr. (AdnKronos) – “Non potranno essere certo le piccole imprese a far decollare i cantieri che il Governo tenta di sbloccare con la norma dal nome emblematico di legge “sblocca cantieri”. Infatti, ancora una volta il legislatore ha deciso di tenere fuori dalla porta le piccole imprese delle costruzioni, a vantaggio dei soliti noti, i grandi gruppi che negli appalti hanno fatto il bello e il cattivo tempo”. A lanciare il duro j’accuse e la Cna del Veneto.

“E’ questa l’ennesima occasione persa per imporre alle stazioni appaltanti la suddivisione dei grandi appalti in lotti di piccola dimensione, proprio per allargare il mercato, ma invece non se n’e fatto nulla. Lo prevedeva gia la riforma degli appalti, introdotta un paio di anni fa, per aprire il mercato anche all’intervento delle piccole imprese, ma la norma e stata sempre piu elusa dalle stazioni appaltanti, come abbiamo riscontrato, chiedendo a gran voce una modifica. Ancora una volta il nostro appello e rimasto inascoltato e a pagarne le conseguenze saranno le piccole imprese, i lavoratori, il tessuto economico del territorio”, commenta Fabio Fiorot, responsabile regionale di Cna Costruzioni Veneto.

“Un altro tassello mancante alla norma da pochi giorni in vigore, e anche la chiamata preferenziale delle imprese del territorio dove si svolgono i lavori. Lo invochiamo come strumento per rilanciare gli appalti a km zero e il tessuto economico locale, ma, come per la suddivisione in lotti, il Governo non e andato oltre, forse pensando piu ai cantieri da sbloccare che a come garantire pluralita di interventi e occhio di riguardo al territorio. Inoltre, anche portare l’obbligo di procedura aperta da 1 milione di euro a 200mila euro, non sembra affatto andare nel senso di sbloccare i cantieri, ma in quello opposto, visto che fino ad oggi si poteva utilizzare la procedura negoziata con l’invito di almeno 15 operatori”, commenta ancora Fiorot.

(Adnkronos)