Scuola: in veneto 1 ragazzo su 9 lascia, meno abbandoni della media nazionale

Venezia, 19 apr. (AdnKronos) – In Veneto un ragazzo su 9 abbandona la scuola, con al massimo la licenza di terza media in tasca. I dati forniti dall’Ufficio scolastico regionale dimostrano che in Veneto il fenomeno dei ‘drop-out’, vale a dire degli abbandoni precoci dell’istruzione o formazione scolastica senza aver raggiunto un titolo di studio secondario, e meno accentuato della media nazionale. L’Istat nel rapporto Sdgs 2019 reso noto oggi ha rilevato che nel 2018 il 14,5% dei ragazzi di 18-24 anni ha abbandonato gli studi con al piu la licenza media, pari a uno su 7. L’uscita precoce dal sistema di istruzione e formazione e aumentata negli ultimi due anni, tornando cosi ai livelli del 2015, e riguarda soprattutto le regioni del Mezzogiorno e i maschi.

“In Veneto la situazione e migliore, soprattutto se guardiamo al livello di competenze che gli allievi raggiungono – commenta l’assessore regionale all’istruzione e formazione Elena Donazzan – ma non siamo soddisfatti. Gli studenti di terza superiore che non raggiungono la sufficienza in Veneto sono 28 su 100, mentre la media nazionale e del 34,3%. Gli ‘insufficienti’ nelle competenze alfabetiche in Veneto sono 28 su 100, sei punti in meno della media nazionale (34,3%), mentre nelle competenze matematiche a non raggiungere la sufficienza sono 32 su 100, a fronte di una media nazionale del 40,1% dei giovani. Anche la percentuale dei giovani laureati in Veneto e superiore a quella del resto del Paese: il 32% dei giovani di 30-34 anni e laureato o ha un titolo terziario, mentre la media nazionale non arriva al 28 %”.

“Questi dati tuttavia non sono certo entusiasmanti, specie se paragonati agli altri Paesi europei – prosegue l’assessore – Per questo la Regione Veneto sta investendo, e molto, sul potenziamento delle lingue straniere grazie ai progetti finanziati con il Fondo sociale europeo, che permettono ai nostri studenti di andare all’estero anche attraverso l’alternanza scuola lavoro”.

(Adnkronos)