Scuola: donazzan (veneto), ‘bene traccia di storia nelle prove di maturita’

Venezia, 26 mar. (AdnKronos) – “Apprezzo la marcia indietro del ministero. Eliminare la traccia di storia dai temi della maturita avrebbe significato recidere le radici, legittimare quell”amnesia’ collettiva che affligge la societa contemporanea. Invece la riflessione richiesta oggi ai ragazzi dell’ultimo anno delle scuole superiori sulla Grande Guerra, in preparazione all’esame di stato, restituisce spessore alla prova scritta, rende merito ai percorsi scolastici svolti e stimola la capacita dei ragazzi di esercitare lo spirito critico”. A plaudire la scelta del ministero di proporre il tema di storia tra le simulazioni di prova scritta, in vista dell’ormai prossimo esame di maturita, e l’assessore regionale all’Istruzione e formazione del Veneto, Elena Donazzan.

Nella tipologia B della simulazione della prima prova scritta del futuro esame di maturita e stato proposto oggi agli studenti un testo di Paolo Rumiz, “L’eredita del 4 novembre. Cosa resta all’Italia un secolo dopo la vittoria”. “Apprezzo in particolare che si sia scelto di far riflettere e argomentare i ragazzi sul tema della Grande Guerra e sull’eredita del 4 novembre – aggiunge Donazzan – I maturandi del Veneto hanno trovato un argomento sul quale sono sicuramente preparati, visto il grande lavoro di approfondimento e rilettura storica svolto nelle scuole della regione nell’ultimo triennio, in concomitanza con il centenario del conflitto mondiale. Un evento, lo ricordo, che ha visto il Veneto in prima linea e che ha cambiato per sempre la storia del nostro paese, contribuendo a far nascere l’idea stessa di nazione e di popolo”.

“Mi auguro che a queste simulazioni sia data continuita e che la storia continui a trovare cittadinanza in quella che e la prova finale di un intero percorso scolastico – conclude Donazzan – Proporre e richiedere piu conoscenza e rispetto della storia equivale a dare piu forza alla cultura e all’identita anche nei confronti di coloro che, attraverso l’integrazione a scuola e lo studio della storia, possono conoscere il passato, la nazione e il territorio di chi li accoglie e riconoscersi, quindi, in una identita nuova”.

(Adnkronos)