Cristianesimo e spiritualità orientali

Martedì 9 aprile 2019, alle ore 16.30 nell’aula magna della Facoltà teologica del Triveneto, l’Istituto superiore di Scienze religiose di Padova propone una giornata di studio su Cristianesimo e spiritualità orientali, con la partecipazione di Matteo Nicolini-Zani (monaco di Bose e coordinatore della sezione italiana del Dialogo interreligioso monastico) e Gianni Criveller (docente di Teologia dogmatica e missionario del Pime in Cina).

La proposta si inserisce nel progetto di ricerca dell’Istituto, che in quest’anno accademico mette a fuoco l’esperienza spirituale delle religioni e della chiamata alla santità, in particolare nella loro spiccata attitudine a promuovere e consolidare il dialogo interreligioso.
Il tema della giornata, in particolare, prende spunto dall’esortazione Gaudete et exsultate, in cui papa Francesco ricorda che «la santità è fatta di apertura abituale alla trascendenza, che si esprime nella preghiera e nell’adorazione. Il santo è una persona dallo spirito orante, che ha bisogno di comunicare con Dio» (n. 147).
La “modalità orante” della santità sarà chiarita da una riflessione sul tema della spiritualità monastica in dialogo con le spiritualità orientali, ricordando anche l’illustre esempio del monaco trappista Thomas Merton, di cui ricorrono i cinquant’anni dalla morte (Bangkok, 10 dicembre 1968). La prima voce in dialogo sarà quella di Matteo Nicolini-Zani, monaco di Bose e presidente della sezione italiana del Dim (Dialogo interreligioso monastico), curatore, tra l’altro, di una raccolta di scritti di Thomas Merton nel volume Verso l’altro. In dialogo con le spiritualità orientali (Qiqajon 2016).

Gianni Criveller, per molti anni docente e studioso del Pime in Cina e attualmente direttore dello studio teologico del Pime di Monza, porterà poi una riflessione sulla situazione del cristianesimo in Cina e sul possibile dialogo con le religioni e spiritualità tradizionali.

«Conosciamo bene le grandi difficoltà che ancor oggi sperimentano i cristiani nella loro testimonianza di fede nella Repubblica Popolare Cinese – sottolinea don Livio Tonello, direttore del’Issr –. Ricordiamo a questo proposito che tra le vie e i mezzi della santità la costituzione dogmatica Lumen gentium citava anche il martirio, “stimato dalla chiesa come dono esimio e prova suprema di carità” (n. 42). A sua volta l’esortazione apostolica Gaudete et exsultate precisa che “le persecuzioni non sono una realtà del passato, perché anche oggi le soffriamo, sia in maniera cruenta, come tanti martiri contemporanei, sia in un modo più sottile, attraverso calunnie e falsità” (n. 94). Una spiritualità e santità della testimonianza, quindi, sarà sottolineata dall’intervento di padre Criveller».

(Facoltà Teologica del Triveneto)