Alimenti: unipd, vuoi sapere cosa mangi? chiedilo ai batteri

Padova, 26 feb. (AdnKronos) – Poter rintracciare l’origine di un alimento e fondamentale per garantire la sicurezza del consumatore. La tracciabilita “documentale” tuttavia puo essere aggirata ed e quindi necessario avere a disposizione strumenti di verifica indipendenti. In un articolo da pubblicato su ‘Food Chemistry’, la piu importante rivista del settore, un gruppo di ricerca dell’Universita di Padova propone un metodo altamente innovativo basato sull’utilizzo dei batteri e dell’intelligenza artificiale per individuare la provenienza dei prodotti ittici.

“Tutti gli animali, uomo compreso, convivono con un grandissimo numero di microbi – dice Massimo Milan, autore dello studio insieme ai colleghi del Dipartimento di Biomedicina Comparata e Alimentazione – Questi non sono per forza dannosi o patogeni, bensi partecipano a funzioni fondamentali per gli organismi, ad esempio contribuendo alla digestione dei cibi e l’assorbimento di nutrienti essenziali, facilitando il sistema immunitario nel riconoscere e neutralizzare potenziali minacce, o contrastando la colonizzazione da parte di agenti infettivi patogeni”.

“L’insieme di questi microbi costituisce il “microbioma”, che presenta una distribuzione di specie e famiglie abbastanza precisa influenzata in parte dall’ambiente in cui vive l’organismo. Mentre studiavamo gli effetti dell’ambiente sulle comunita batteriche nelle vongole della laguna di Venezia – continua Massimo Milan – ci siamo accorti che i batteri presenti in campioni raccolti in aree differenti all’interno della laguna non erano gli stessi. Abbiamo allora utilizzato l’intelligenza artificiale per analizzare il microbioma delle vongole e, una volta addestrato, il programma era in grado di identificare il sito di origine con un margine di errore minimo”.

(Adnkronos)