FONTI SMOG: BUI SBAGLIA, LA FONTE PRINCIPALE SONO LE AUTOSì a misure strutturali

06/01/2019

Non possiamo che accogliere positivamente la dichiarazione del neo Presidente della Provincia di Padova, quando sostiene che lo smog si combatte con misure strutturali. Ma è fuorviante negare che le auto siano la causa principale delle emissioni delle polveri sottili.  Bui si riferisce – nota Legambiente Padova – a medie nazionali, quando è risaputo che le maggiori concentrazioni di smog si verificano nelle aree urbane del nord Italia. E non solo: se  analizziamo i dati della città di Padova vediamo come la prima fonte di smog, con circa un terzo del totale, sia il trasporto su strada, seguito a ruota dai processi produttivi e dalla combustione non industriale. A dirlo non è Legambiente, ma Arpav, basandosi Inemar, il più accreditato inventario delle emissioni inquinanti. Non è vero quindi vero che il trasporto incida solo per il 17% e che i blocchi non servono a nulla, tutt’altro: sono proprio i diesel più i vecchi i principali responsabili del particolato emesso dai mezzi su strada. Quindi ben vengano incentivi per la rottamazione di auto vecchie e caldaie, ma sono efficaci solo se si impedisce ai mezzi più inquinanti di circolare. L’efficacia sarà maggiore quanto più omogenee saranno le limitazione messe in atto in aree vaste. Chiediamo quindi che il Presidente della Provincia si faccia promotore nei confronti dei Comuni dell’area metropolitana che non hanno applicato i blocchi antismog affinchè ritornino sui propri passi Senza un’azione di questo tipo si rischia di vanificare tutte le altre buone pratiche che si vogliono mettere in atto. 

 

Categoria: smog | comunicati stampa      

(Legambiente Padova)